La Questura di Cagliari ha emesso provvedimenti di Daspo nei confronti di venti ultras del Cagliari. Sono tutti ritenuti responsabili dei disordini risalenti allo scorso 25 ottobre, quando in città si giocava la sfida di Serie A fra Cagliari e Crotone alla Sardegna Arena.

Le accuse per i tifosi, che farebbero parte del gruppo Sconvolts, sono di manifestazione non autorizzata, adunata sediziosa, lancio o utilizzo di materiale pericoloso e oltraggio a pubblico ufficiale.

"I venti tifosi - si legge nella ricostruzione degli investigatori -, poco prima dell'inizio della partita, sbucando improvvisamente dal ponte sul canale La Palma, si erano diretti in corteo, caratterizzato da compattezza militare e fare minaccioso, in prossimità dello stadio, dove si sono radunati nell'area antistante la Curva Nord dello Stadio Sardegna Arena. Per tutta la durata della partita, avevano scandito cori di incitamento alla squadra e frasi offensive nei confronti dei poliziotti impegnati nel servizio di ordine pubblico, accendendo fumogeni e facendo esplodere artifizi pirotecnici, in modo da creare un pericolo concreto per le persone".

Sette degli ultras coinvolti sono recidivi poiché già in passato erano stati raggiunti da provvedimenti simili. Sono stati banditi dagli stadi e dalle manifestazione sportive per un periodo che va fino 6 anni con l'obbligo di presentazione agli Uffici di Polizia per un periodo da 1 a 4 anni. Gli altri 13 ultras riceveranno un Daspo da 2 a 5 anni. Avranno il divieto, in occasione delle gare interne del Cagliari Calcio, nelle 24 ore precedenti e nelle 24 ore successive allo svolgimento delle suddette manifestazioni sportive, di accedere ad una serie di strade e luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che assistono o partecipano alle manifestazioni sportive.