Non era partita bene la finale mondiale per Gianmarco Tamberi. Gimbo aveva sbagliato il primo salto, ma da quel momento scalata continua ha portato il fuoriclasse marchigiano a saltare fino a 2.36 e ad avere la meglio sull'americano JuVaughn Harrison.

Alle spalle ha lasciato anche Mutaz Barshim, che insieme a Tamberi aveva condiviso il primo gradino del podio a Tokio, in un momento storico. Rischiava di non esserci, addirittura, l'atleta italiano in questa finale, dopo che aveva centrato la qualificazione per il rotto della cuffia.

Le telecamere lo avevano inquadrato da vicino mentre si rimproverava, deluso, "quanto sono scarso?". Adesso Gimbo può lasciare alle spalle rimpianti e rimorsi, a Budapest ha vinto l'unico oro che mancava alla collezione, quello mondiale.

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