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Sale per la prima volta su una due ruote piccolissimo ed è amore a prima vista. Fin da subito, dimostra una grinta non comuni a quell’età e una naturale attitudine per il motociclismo che definisce “uno sport fantastico”.
“Per la sua prima gara in Spagna era così piccolo che ancora non conosceva il semaforo alla partenza e quando questo si è spento per dare il via alla competizione Titino non si è accorto di niente. Ovviamente tutti gli sono passati davanti lasciandolo solo ed è proprio lì che abbiamo capito quanto fosse portato per questo sport. Non si è lasciato scoraggiare, ha combattuto ed è arrivato 5° su 37 bambini in gara”, ricorda con gli occhi pieni di emozione Roberto Masili, il papà di Matteo ed ex campione mondiale di Karate, che in insieme a Mario Cuccu, creatore della Lorenzo Motorbike Raicing School Sardegna, segue il figlio nella preparazione atletica e negli allenamenti.
“La mia prima gara in Spagna per me è stata la più bella” così Matteo descrive quell’episodio di quando aveva appena 5 anni e mezzo.
Il promettente pilota dimostra una passione, un entusiasmo e una grinta tali da portare i suoi genitori a fare una scelta importante: trasferirsi dalla Sardegna, dove non ci sono molti circuiti per potersi allenare, a Colle Umberto (TV) e permettere così al figlio di realizzare un sogno. Matteo nel 2021 è diventato campione italiano FMI Ohvale 160 e FIM Mini Gp, oltre ad essere arrivato finalista alla FiM Mini Gp. World Series. Per la nuova stagione è inoltre entrato a far parte del FAIRIUM NEXT GENERATION RIDERS TEAM. Finalista ai campionati del mondo di Valencia tra i giovanissimi, fa parte dei primi sette piloti più forti al mondo Red tour moto GP.
Un fuoriclasse guerriero dunque, che non delude mai mamma Mina e papà Roberto, non trascura gli studi e si allena sempre con costanza e grandissima forza di volontà, “mettendo in pista” sacrificio ed impegno. Sempre consapevole del fatto che la strada per il successo non è facile, ma: “Quando faccio un buon tempo in pista mi dico "bene, ma posso fare ancora meglio", perché io non ho limiti”.
Che dire di fronte a tanta tenacia? Forse lasciare che parli lui…
Ciao Titino e benvenuto su Sardegna Live
“Ciao a tutti, grazie per avermi invitato”
Ci racconti come nasce questa tua passione? Quanti anni avevi quando hai iniziato ad andare in moto?
“Sono salito, per la prima volta, su una minimoto all'età di cinque anni e mezzo grazie a mio padre che mi ha portato alla Lorenzo School di Iglesias (SU), dove il maestro Mario Cuccu mi ha fatto conoscere questo fantastico sport. Fin da piccolissimo i miei genitori mi portavano spesso a vedere le gare della Moto GP e ho avuto la fortuna di ammirare da vicino le gesta dei grandissimi campioni. Da allora ho sempre sognato che un giorno avrei voluto essere uno di loro, ma chi veramente mi faceva battere il cuore era Valentino Rossi, al quale ancora mi ispiro ogni volta che salgo in moto, il 46 sulla carena la dice lunga....”
Come descriveresti l’emozione di vivere una gara?
“E' un susseguirsi di emozioni indescrivibili che mi attraversano tutto il corpo: tensione, determinazione, e grande concentrazione che mi danno tanta forza esplosiva quando abbasso la visiera e si spegne il semaforo al via della gara”.
E’ difficile riuscire a conciliare la scuola con gli allenamenti e le gare?
“No assolutamente! Organizzandomi riesco, anche se con tanti sacrifici, ad allenarmi e a studiare grazie all'aiuto della mia famiglia e dei professori”.
Mamma e papà prima delle competizioni? Chissà quante raccomandazioni!
“Sia mamma che papà mi lasciano tranquillo, sanno che prima di entrare in pista amo star solo con i miei pensieri e concentrarmi con la mia musica preferita. Mi accompagna il bacio di mamma prima, e la frase di mio padre poi: “ dai il massimo”, mi infilo il casco salgo in moto e mi avvio in griglia per la partenza, diciamo…quasi un rito”.
Com’è la tua preparazione prima di una gara importante
“Per me le gare e gli allenamenti sono tutti importanti. Mio padre mi ha insegnato che le più grandi vittorie si costruiscono in allenamento con sacrificio, umiltà e dedizione in ciò che fai. Pertanto sono abituato a dare il massimo in qualsiasi situazione, salire in moto e' sempre importante”.
A cosa pensi prima di iniziare a correre in pista?
“Penso a mettere in pratica le mie strategie di gara dando il meglio di me e, soprattutto, a divertirmi che è poi la cosa più bella ed importante nello sport”.
I prossimi obiettivi?
“Dopo 7 anni che pratico questo sport e dopo aver vinto sia in Italia che all'estero nelle classi in cui ho gareggiato, dal prossimo anno 2022 budget permettendo, approderò al motociclismo dei grandi. In Italia c’è in programma la possibilità di correre nel CIV (campionato italiano velocità) PREMOTO 3 con un importante team italiano e nella NORTHERN TALENT CUP FIM DORNA campionato europeo con KUM 250 che si correrà in concomitanza con gli weekend della Moto GP. Ho imparato negli anni che in questo sport non basta aver vinto dimostrando di essere competitivi ogni volta che si scende in pista, spesso e volentieri si riesce a far carriera quando si hanno grosse disponibilità economiche e sponsor importanti. A quel punto essere vincenti diventa purtroppo secondario. C’è chi lavora sodo per permettermi di continuare il mio sogno, cercando di reperire il budget tramite una raccolta fondi articolata con un fantastico concorso a premi, che inizierà prima di Natale e portando avanti la ricerca di aziende interessate ad avere visibilità nazionale ed internazionale sfruttando la mia immagine di pilota. So che siete tantissimi appassionati a seguirmi nel Sulcis e in buona parte della Sardegna. Sappiate che ogni volta che entro in pista ovunque io sia la Sardegna e i sardi sono nel mio cuore e ogni mia vittoria e' anche la vostra. Cercherò con tutto me stesso di arrivare al grande sogno, quale ? Provate ad immaginarlo …”
Grazie Titino 46, la Sardegna ti augura una carriera lunga e luminosa ed è certa che ce la farai!