Mister Mazzarri in conferenza stampa alla voglia del match contro il Torino, una gara particolarmente sentita per il mister ex granata:

Sul Torino: “La sfida da ex? Sono concentrato sul Cagliari, rivedere lo stadio che mi ha visto protagonista mi farà effetto, ma poi penserò a battere il Toro con il mio Cagliari. Dovremo fare una partita almeno alla pari dal punto di vista atletico, non sarà facile, ma spero che i miei ragazzi mettano in campo quello che abbiamo provato in settimana”.

Su Nandez: “Purtroppo non è sulla via della guarigione, sta lavorando a parte e non si quando potrà tornare”.

Su Baselli: “Col Napoli ha fatto bene, mi spiace non averlo a disposizione ma chi lo sostituirà farà bene, ho fiducia nei miei ragazzi. Se Baselli sta bene fisicamente è un giocatore importante per noi, spero di recuperarlo per la prossima”.
Sui gol subiti nel finale: “Per me e importante avere tutti sul pezzo perché chi subentra è quasi più importante di chi gioca dall’inizio . Abbiamo subito troppi gol nel finale dunque bisogna giocare fino alla fine e spero di inculcare ai miei ragazzi che chi entra è altrettanto importante di chi parte da titolare”. 

Su Obert: “Deve ancora strutturarsi fisicamente, il ragazzo è giovane e va inserito con calma soprattutto con questa situazione di classifica. Se continua così sarà il futuro del Cagliari. È un giocatore serio, si allena bene, è capitale importante per noi”.

Su Joao Pedro: “Si sacrifica molto, Joao lo fa sempre. Astinenza da gol? Non è stato fortunato ultimamente anche con i rigori sbagliati. È un momento che capita a tutti gli attaccanti”. 

Sulla quota salvezza: “Non faccio mai tabelle, nonostante stiamo facendo un gran girone di ritorno anche gli altri stanno facendo altrettanto bene, quindi la quota salvezza probabilmente si alzerà. Io spero di non buttare più vittorie come contro Napoli e Fiorentina”. 

Sul cambio di rotta: “Tante cose rimangono dentro lo spogliatoio, abbiamo fatto un bel girone di ritorno come detto prima ma potevano fare pure meglio. In questa rosa ci sono giocatori che nel tempo si sono adattati alle caratteristiche del gioco che voglio io, è servito tempo, ci sono stati infortuni e altre situazioni che hanno rallentato il tutto”.