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E’ un Pescara irrequieto quello che arriva questo pomeriggio al Vanni Sanna. Dalle parti dell’Adriatico si respira un’aria tesissima, tanto che nella serata di ieri è avvenuta l’ennesima protesta da parte dei tifosi, stavolta dai contorni piuttosto macabri. Fuori dallo stadio sono stati infatti rinvenuti due manichini appesi, con sopra scritti i nomi del presidente, Daniele Sebastiani, e del ds, Daniele Delli Carri, con le loro foto sul volto e il nome sul petto.
Già la scorsa settimana erano apparse scritte ingiuriose all’esterno del palazzo che ospita gli uffici, mentre in occasione della gara casalinga con la Lucchese i tifosi sono rimasti 45 minuti fuori dalla curva inveendo contro presidente e ds. Poche settimane fa, invece, dopo la sconfitta con la Spal, Sebastiani era stato preso di mira da un tifoso all’uscita della tribuna Majella.
I biancoazzurri, fra i grandi favoriti per la promozione a inizio stagione, arrivano dunque a Sassari in un clima tutt’altro che disteso. Gli abruzzesi stazionano al sesto posto in classifica, distanti ben 15 lunghezze dai torresini. Un campionato fatto di alti e bassi, come testimoniato dai numeri che li vedono secondi per gol fatti (47), ma fra le peggiori difese del torneo (37 gol subiti).
Questo pomeriggio, alle 14, la sfida del Vanni Sanna. Per la Torres la ghiotta opportunità di allungare sulla Carrarese, che ieri si è fermata al pareggio in casa del Pineto, e chiudere a chiave quel secondo posto che per i sassaresi varrebbe tantissimo. Una sfida imprevedibile, visto anche l'aria che tira fra le file dei pescaresi, che se da un lato potrebbero risentire delle pesanti contestazioni, dall’altro potrebbero dare prova di orgoglio reagendo a un momento veramente delicato. Alla Torres il compito di confermare lo status acquisito e regalare ai tifosi un importante successo fra le mura di casa.