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È arrivato il giorno tanto atteso a Sassari: la Torres scende in campo al Vigorito per la sfida col Benevento, valevole per la gara d’andata del secondo turno nazionale dei playoff di Serie C, al termine del quale verranno decretate le quattro semifinaliste. Quasi un mese di attesa e adrenalina crescente ha accompagnato la sfida dei rossoblù, spettatori d’onore durante i primi tre turni grazie al secondo posto raggiunto in regular season, che ha garantito appunto ai sardi un pass diretto per i quarti di finale, così come successo a Padova e Avellino, seconde classificate nei gruppi A e C. Di fronte ai sassaresi una squadra temibile: i campani vengono da due retrocessioni negli ultimi tre anni, ma si portando dietro una storia recente di spessore, fatta di sali e scendi fra Serie A e Serie B. Sin da subito, l’obiettivo delle “Streghe” è stato quello di risalire in serie cadetta, forti di una squadra costruita per vincere nell'immediato. A dimostrazione di ciò il monte ingaggi, il più alto di tutta la Serie C con 9,69 milioni di euro, davanti ad Avellino e Spal.
Non si può dire lo stesso della Torres, che in stipendi spende poco più di 1,2 milioni di euro; un abisso rapportato alle spese dei giallorossi. Ma, fortunatamente, a parlare è sempre il campo e, come disse Johan Cruijff, non si è mai visto “un sacco pieno di soldi segnare un gol”. Nel caso della compagine isolana è stato infatti il rettangolo verde a dare il responso più significativo: bel gioco, risultati, coesione ed entusiasmo; un mix di fattori che hanno permesso ai ragazzi di Alfonso Greco di disputare un campionato straordinario, cedendo lo scettro soltanto a un Cesena da record (letteralmente, visto che ha registrato il più alto punteggio della storia della Serie C, 96 al pari del Catanzaro). Così i sardi hanno lasciato alle spalle compagini ben più blasonate, fra Perugia, Pescara, Rimini e Carrarese, ma anche Spal ed Entella, queste addirittura fuori dai playoff. Un risultato frutto della sinergia fra società, allenatore e giocatori, grazie anche al prezioso lavoro di uomini chiave all’interno dell’équipe dirigenziale. Su tutti Andrea Colombino, ds rossoblù che con circa un milione e mezzo investito sul mercato è riuscito a creare una squadra ultracompetitiva.
Da Fischnaller a Mastinu, passando per Idda, Giorico e Zaccagno, fino a Zecca e Zambataro. Tutti giocatori rivelatisi tasselli fondamentali nel progetto Torres, che si sono integrati col gruppo “storico” e da subito hanno mostrato grande attaccamento al progetto. Il centravanti altoatesino ha immediatamente conquistato il cuore dei tifosi, che lo hanno eletto MVP della regular season. Insieme a Ruocco e Scotto ha formato un tridente a tratti devastante, capace di siglare 33 gol e dieci assist. Proprio dai suoi attaccanti si aspetta risposte importanti Alfonso Greco, che nel corso della stagione ha saputo adottare strategie differenti – anche se talvolta, forse, un po’ tardive – e valorizzare gli uomini a disposizione rendendoli a turno centrali nel progetto. Propensione offensiva e dominio del possesso hanno fatto della Torres una delle squadre più divertenti della stagione, concetti che si ritrovano anche nella compagine campana, che fa della costruzione dal basso uno dei suoi punti di forza.
Sarà dunque una doppia sfida tirata e senz’altro di alto livello. Decisiva in questo senso potrebbe essere la solidità difensiva: in casa Torres il pacchetto arretrato ha dato grandi garanzie, anche se in alcuni momenti della stagione cali di concentrazione e di condizione hanno esposto la retroguardia rendendola vulnerabile. Idda, Antonelli e Dametto, insieme a Zaccagno, nella prima metà di stagione sono stati la chiave che a lunghi tratti ha permesso ai torresini di competere col Cesena. Nella seconda fase, venuta meno quella solidità, a spiccare è stata invece la pericolosità e l'efficacia degli esterni, su tutti Giacomo Zecca che in stagione ha messo a referto 5 gol e 7 assist, ma anche l'affidabilità delle seconde linee. Dal canto suo Auteri può contare su una rosa completa e di alto livello, con elementi di qualità ed esperienza, uomini decisivi come Starita e Lanini e giocatori dal curriculum prestigioso come Ciciretti, Improta e Ciano. Fondamentale per i rossoblù sarà provare a strappare un risultato positivo in trasferta, in uno stadio dall’atmosfera rovente.
Non ci sono sorprese nell'undici iniziale di Alfonso Greco, che si affida ai fedelissimi: Zaccagno, Idda, Antonelli e Dametto compongono il reparto difensivo. Mastinu gioca in mezzo al campo al fianco di Giorico, mentre sulle fasce Zecca e Zambataro. Davanti l'attacco titolare: capitan Scotto insieme a Ruocco e Fischnaller.
FORMAZIONI
Benevento (3-4-3): Paleari, Berra, Capellini, Viscardi, Improta, Talia (81' Agazzi), Nardi, Simonetti, Ciciretti (73'Carfora) , Perlingieri (73' Ciano), Lanini (66' Meccariello). Allenatore: Gaetano Auteri. A disposizione: Manfredini, Benedetti, Masciangelo, Meccariello, Karic, Kubica, Marotta, Ciano, Ferrante, Agazzi, Rillo, Starita, Terranova, Carfora, Bolsius.
Torres (3-4-1-2): Zaccagno, Idda, Antonelli, Dametto, Zecca, Giorico, Mastinu (59' Kujabi), Zambataro (59' Liviero), Ruocco (89' Goglino), Scotto (75' Diakité), Fischnaller. Allenatore: Alfonso Greco. A disposizione: Garau, Rosi, Masala, Siniega, Liviero, Diakite, Fabriani, Cester, Nunziatini, Kujabi, Sanat, Goglino, Petriccione.
Arbitro: Daniele Virgilio, Sez. di Trapani.
PRIMO TEMPO
Inizia la partita, agli ospiti il primo possesso. Grande agonismo sin dalle prima battute, ritmi elevati da parte di entrambe le squadre che pressano alto e non lasciano respiro all’avversario. Prima buona iniziativa della Torres: Zecca pennella in area per Fischnaller, il Benevento si rifugia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Antonelli svetta di testa ma non inquadra lo specchio, buona chance per i sassaresi. Dieci sul cronometro: una Torres intraprendente in questa fase iniziale, gli uomini di Alfonso Greco hanno preso l’iniziativa del gioco e stanno mettendo pressione ai padroni di casa. Ancora un’occasione per i sardi: cross di Mastinu sfiorato da Fischnaller, poi la deviazione di Zecca che però colpisce in maniera scomposta e non riesce a inquadrare la porta. Nuovo pericolo in area beneventana: punizione per la Torres battuta da Scotto che scavalca la barriera, bravo Paleari a respingere. Alla prima occasione passa avanti il Benevento: Talia fa tutto da solo, porta palla e si incunea in area di rigore, poi lascia partire un destro letale che non lascia scampo a Zaccagno.
Tutto troppo facile per il centrocampista che si è infilato nella difesa rossoblù senza troppa fatica, arrivando alla conclusione da posizione favorevole.
Immediata la risposta della Torres: dopo una serie di rimpalli la sfera giunge a Giorico, ma la sua conclusione viene sporcata in corner. Mezz’ora sul cronometro: i rossoblù provano a riprendere in mano il pallino del gioco dopo il vantaggio campano. Conclusione dalla distanza di Mastinu al 35’, ma il pallone finisce comodo fra le mani di Paleari. Sfida più contratta adesso, dopo il vantaggio i padroni di casa hanno serrato i ranghi. Al 38’ il Benevento sfiora il raddoppio: grandissima giocata di Improta che aggancia al volo e supera Idda con un delizioso sombrero, conclusione a botta sicura che però termina sul fondo, brivido per i sassaresi. Un minuto più tardi arriva il secondo gol giallorosso ma il direttore di gara annulla per fuorigioco: Lanini parte oltre la linea dei difensori e serve un pallone facile a Ciciretti che accomoda in rete, ma il guardalinee alza la bandierina. Doppio spavento per i sardi che in questa seconda metà di primo tempo sono un po’ in affanno.
Spreca la Torres! Zecca perfettamente liberato da Mastinu si invola sulla fascia e, arrivato a ridosso dell’area, spreca sbagliando il suggerimento con due uomini in area. Erano riusciti a ripartire alla grande gli ospiti cogliendo impreparata la retroguardia beneventana. Non c’è recupero: al Vigorito termina 1-0 un primo tempo combattuto, che ha visto la Torres dominare a larghi tratti senza però riuscire a concretizzare. Ancora 45 minuti, poi il primo parziale verdetto prima della sfida del Vanni Sanna.
SECONDO TEMPO
Inizia la ripresa. Primo squillo del Benevento: dopo una manciata di secondi Improta raccoglie un pallone a ridosso dell’area e calcia di prima, ma Zaccagno è ben appostato e para comodamente. Ancora Benevento: tentativo di Lanini che termina alto sopra la traversa, il pallone era stato deviato e quindi sarà corner. Ripartono fortissimo i padroni di casa. Partita molto divertente in questa fase, le squadre si affrontano senza esclusione di colpi, concedendo pericolose ripartenze agli avversari. Proprio su una ripartenza dei campani Zecca è bravissimo a recuperare e interrompere l’azione. Chance Torres al 57’: cross di Giorico e bellissima torsione di testa di Ruocco che però termina di poco sopra la traversa. Due cambi nelle file rossoblù: entrano Kujabi e Liviero, fuori Mastinu e Zambataro. Ci prova Fischnaller al 60’: conclusione fulminea dell’attaccante che però trova Paleari ben posizionato. Massimo sforzo dei sassaresi per trovare il gol del pareggio.
Nuova occasione per gli ospiti: sugli sviluppi di un corner la sfera giunge a Kujabi che nella mischia calcia, ma la sfera viene ribattuta e finisce sui piedi di Scotto, il capitano conclude a botta sicura ma è lo stesso Kujabi a negargli il gol ostruendo la traiettoria. Sfortunati i sardi in questo frangente. Cambio per il Benevento: Meccariello al posto di Lanini. Ancora pericolosi i turritani: su un cross tagliato di Liviero da calcio di punizione nessuno tocca la sfera che prende una traiettoria pericolosa e sibila a pochi centimetri dal palo. Venti minuti al termine: non cambia il canovaccio tattico maturato negli ultimi minuti, è la Torres adesso che preme per trovare la via della rete, mentre il Benevento difende con un uomo in più rispetto a inizio gara. Sostituzione Torres: è il momento di Diakité, fuori Scotto. Due cambi anche per i campani: dentro Ciano e Carfora, fuori Perlingieri e Ciciretti. Terzo cambio nelle file giallorosse: Talia, che al momento sta decidendo la sfida, lascia il campo ad Agazzi. Cinque minuti al novantesimo: ultimi sforzi dei turritani per agguantare il pareggio.
Ultimo cambio rossoblù: Goglino per Ruocco all'89’. Decretato il recupero: 300 secondi al termine della gara. Il Benevento adesso gioca col cronometro: i padroni di casa si accontentano del vantaggio minimo mentre la Torres continua la pressione. Grandissima occasione per i sassaresi al 92’: grandissimo aggancio di Fischnaller che addomestica il pallone e da fondo campo riesce a servire Goglino in area, l’argentino spalle alla porta riesce a girarsi e alza un campanile trovando Diakité che da pochi metri, infastidito da due difensori, colpisce di testa senza grande forza e trova la presa plastica di Paleari. Ancora Torres: cross di Liviero respinto dalla difesa, Kujabi dal limite calcia di prima intenzione ma calcia alle stelle. Non c’è più tempo: termina 1-0 la partita. Non riesce ai sassaresi il colpo grosso al Vigorito, un Benevento cinico si aggiudica la prima manche e arriverà al Vanni Sanna con un gol di vantaggio. Una grande prova dei rossoblù non è bastata, ma la prestazione lascia ben sperare in vista del ritorno. A Sassari la Torres si gioca tutto, ancora novanta minuti di battaglia.