Sfumata l’edizione di quest’anno, il velista algherese non si perde d’animo e continua ad ambire alla partecipazione alla Mini Transat, oltre 2000 miglia in solitaria attraverso l'oceano Atlantico.

Forza e coraggio non mancano al ragazzo algherese che fino a luglio sedeva sui banchi di scuola, che per mancanza di sponsor ha rimandato il suo sogno al 2020.

"In questi mesi, dopo il diploma, sono riuscito fare grandi cose ad iniziare dall'acquisto della barca. Un Mini 650 di cui sono super soddisfatto. Sono stato accolto al Clinic della Federazione Italiana Vela dove ho potuto confrontarmi con altri velisti ed imparare da miti come Giovanni Soldini e Gianfranco Pedote. Tutto bene, ma per il progetto Mini Transat servono degli sponsor. Non sono arrivati".

L'appello: cercasi sponsor...: "La prua è decisamente orientata verso l'oceano – queste le sue parole -. Dopo la vittoria delle regate La Duecento in doppio e della Cinquecento in equipaggio sto facendo tanta esperienza. A fine marzo sono stato con il velista Federico Cuciuc a La Rochelle, la capitale mondiale della vela oceanica. Mi sento pronto. Agli imprenditori e alle istituzioni sarde chiedo di sostenermi nel mio percorso sportivo internazionale. La Sardegna sta facendo dei grandi passi nella valorizzazione di questo sport, cresce l'interesse e la visibilità. Una vetrina mondiale per tante imprese e tutta la Sardegna".

La barca di Domenico è a Cagliari dove ha trovato una grande accoglienza da parte della comunità dei velisti. Lui ora si trova a Genova da dove domani 6 aprile, insieme alla sua collega Rossella Losito a bordo del mini Aria 728, prenderà parte alla tredicesima edizione del Gran Premio d'Italia.

530 miglia da Genova per Bocche di Bonifacio, Giannutri e ritorno a Genova. Una bella prova per il giovane velista che accumula esperienza in prospettiva del salto oceanico.