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Poco più di un anno fa fu Cristian, vent'anni appena: la notte dell'11 novembre 2023 stava tornando a casa da lavoro - faceva il barista in un locale di Sanluri - quando la sua Renault Clio terminò la corsa contro un albero, dopo essersi infranta in un primo momento su un ponticello. Una notte di sangue e dolore sulla strada provinciale che strappò via alla comunità di Serramanna il giovane concittadino.
Una ferita ancora aperta, che non ha fatto neanche in tempo a rimarginarsi, riemergendo brutalmente e gettando ancora una volta la comunità nello sconforto per la scomparsa di un'altra giovane vittima, Rossella Marongiu, 25 anni. Anche lei lavoratrice, infermiera, alla guida, come ogni giorno, per raggiungere il posto in cui con passione prestava servizio per aiutare il prossimo, per salvare vite. Non poteva certo immaginare, sabato mattina, che all'ospedale Brotzu di Cagliari ci sarebbe arrivata a bordo di un'ambulanza, dopo che la sua Lancia Y sarebbe finita fuori strada nella Provinciale 56 fra Samassi e Serrenti. Inutile ogni tentativo da parte dei medici: la giovane collega si è spenta 36 ore dopo nel reparto di Rianimazione dell'ospedale.
Destini intrecciati, due vite strappate via all'affetto di familiari, amici e colleghi, proprio sul punto di sbocciare. Un dolore condiviso dalla comunità di Serramanna, palpabile nelle parole del sindaco Gabriele Littera, che raggiunto da Sardegna Live ha commentato così: "Tutta la comunità è ovviamente scossa da questa scomparsa, un dispiacere ancora più forte quando si tratta di concittadini così giovani. Purtroppo si è ripetuta una dinamica che ci aveva colpiti, e addolorati, quando poco più di un anno fa morì Cristian. Entrambi non solo sono morti sulle strade - e questo ci richiama anche a quelle che sono le responsabilità sulle condizioni delle infrastrutture - ma lo hanno fatto mentre tornavano o andavano a lavoro, nel caso di Rossella proprio mentre andava a prendersi cura degli altri...", commenta.
L'amministrazione si unisce al dolore della famiglia: "Ho scritto ieri alla madre - racconta il primo cittadino - ma essendo stata appena dichiarata la morte cerebrale non era il momento (per incontrarla, ndr), conto di farlo tra oggi e domani". Dopo l'ennesima morte sulle strade dell'Isola torna più che mai centrale il tema della sicurezza: "E' necessario dialogare con le istituzioni, in questo caso la Provincia, affinché si lavori ancora di più per rendere le strade sicure. I risultati nel miglioramento delle infrastrutture non si vedono ancora". Conclude Littera: "Onoreremo la memoria di Rossella, insieme a tutti i compaesani". L'ultimo saluto mercoledì 15, alle 15:30, presso la parrocchia di San Leonardo.