"A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, l'amore più grande della mia vita". È la dedica che Martina Gleboni, la ragazza di 15 anni uccisa dal padre Roberto nella strage familiare di questa mattina a Nuoro, aveva fatto ai suoi genitori per la laurea conseguita due anni fa. Una foto postata sul suo profilo Facebook. In un altro post di qualche anno fa, sul profilo della madre, Giusi Massetti, anche lei uccisa dall'operaio forestale nuorese, le due donne sono ritratte con la scritta "No alla violenza sulle donne" di ActIonaid.

LA STRAGE FAMILIARE - Secondo quanto ricostruito fino ad ora, la strage familiare è avvenuta questa mattina alle 7 e si è svolta in due diverse abitazioni. La prima, nell'appartamento in via Ichnusa, dove l'operaio forestale Roberto Gleboni, 52 anni, dopo un dissidio familiare, ha ucciso a colpi di pistola la moglie Giuseppina Massetti, di 43 anni, e la figlia Martina. Dopo gli omicidi e aver sparato agli altri due figli, di 10 e 14 anni, e a un vicino di casa (incontrato casualmente sul pianerottolo), l'uomo si è recato a casa dell'anziana madre, Maria Esterina Riccardi, in via Gonario Pinna, ferendola alla testa. Poi si è suicidato.

La moglie e la figlia maggiore sono morte sul colpo. Il figlio più piccolo Francesco, 10 anni, e il vicino Paolo Sanna, dopo aver lottato con tutte le forze rimaste, sono morti in serata all'ospedale San Francesco di Nuoro.

Sulla scena del crimine sono intervenuti i Sostituti Procuratori della Repubblica Riccardo Belfiori e Sandra Piccicuto unitamente a personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri con i rispettivi Reparti specializzati per i rilievi scientifici. Le indagini dirette dalla locale Procura della Repubblica sono affidate congiuntamente a personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Non risultano pregresse segnalazioni/denunce di violenze in ambito familiare.

TROVATA LA PISTOLA - È stata ritrovata la pistola usata da Roberto Gleboni per compiere la strage familiare questa mattina a Nuoro. Si tratta di una calibro 7,65, regolarmente detenuta dall'uomo, che era un appassionato di armi e possedeva il porto d'armi. La pistola era a casa dell'anziana madre, dove Gleboni si era recato, dopo aver sparato alla moglie, ai tre figli e a un vicino di casa, per sparare anche alla madre, prima di togliersi la vita.

Nella foto: Giuseppina Massetti e la figlia Martina.

Nella foto in basso: LA DEDICA: "A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, l'amore più grande della mia vita"