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People rest on a bench after being evacuated from the Bataclan theater after a shooting in Paris, Saturday, Nov. 14, 2015. A series of attacks targeting young concert-goers, soccer fans and Parisians enjoying a Friday night out at popular nightspots killed over 100 people in the deadliest violence to strike France since World War II. (ANSA/AP Photo/Thibault Camus)
Un forte richiamo all'accoglienza “perché anche Gesù, Giuseppe e Maria erano profughi” è ciò che predicano da tempo i cardinali, i vescovi e gran parte del clero. I tre però non possedevano kalashnikov, ma soprattutto non erano fanatici assassini impregnati di odio religioso. Gli jihadisti che ieri a Parigi hanno dato solo un primo assaggio, con la morte di oltre cento persone, hanno dimostrato con chiarezza quanto possano essere spietati nelle loro azioni, decisi nella loro condotta.
Non ci voleva molto a capirlo, solo i nostri politici fanno lo gnorri. E' Certo che, chiudendo le porte ai profughi non ci sarebbe l'accoglienza agognata da Bergoglio, ma soprattutto sarebbe la fine delle spese che quotidianamente il bilancio pubblico sostiene, per sfamare e alloggiare questa marea di gente tra le cui fila è possibile si nascondessero, chissà, anche quelli che ieri hanno compiuto il folle gesto. Chi ci guadagna da tutto ciò? Viene da chiedersi.
Come riportato nel mio articolo “Poveri migranti o fanatici combattenti” del 16 settembre scorso, la Fallaci sosteneva già 15 anni or sono, nei suoi libri, la volontà dei musulmani di conquistare le città occidentali per islamizzarle e ridurci cosi alla completa sottomissione delle loro regole medioevali. “Lo hanno fatto in passato arrivando a conquistare la nostra Sicilia, lo rifaranno ancora” sosteneva Oriana in tempi ancora non sospetti. Scriveva ancora la Fallaci: “gli Imam predicano nelle loro moschee sostenendo che la loro forza saranno le pance delle donne, le quali come cavalli di Troia partoriranno in occidente migliaia di combattenti”. Ma questi richiami venivano presi come allarmismi inutili, si parlava e si parla, di integrazione, di inserimento e di aiutare chi ha bisogno, pur sapendo che il progetto è tosto, quasi utopico, per questioni di cultura e di carattere, ma anche di matematica.
Cultura perché per gli islamici il Corano e la Sunna non sono solo una guida spirituale, ma anche le regole di diritto. Un diritto scritto circa 1500 anni or sono e dunque evidentemente inadeguato al giorno d'oggi. Evidentemente per noi, ma non per i fedeli di Allah, i quali ne sostengono tuttora l'attualità applicandone le regole ferree, le quali, nel caso dell'ISIS, trascendono nel fanatismo più esacerbato come quello dimostrato a Parigi. Di carattere perché possiedono una determinazione ed una convinzione tale, da fargli credere che solo la loro religione e le loro regole sono quelle giuste e per questo debbano prevalere sulle altre.
Di matematica perché dobbiamo chiederci se possiamo accogliere milioni di persone, quando abbiamo difficoltà ad aiutare i nostri poveri, i nostri anziani con pensioni da fame, i nostri cervelli per mettere a frutto ciò che hanno studiato, i nostri giovani senza un occupazione che renda loro la dignità di vivere come i nostri genitori hanno fatto?
E' evidente allora che forse è arrivato il momento di p