"Sgomenti con il cuore a pezzi. Francesco, amore nostro". E' il breve pensiero sui social di Graziella Monni, preside della scuola elementare di Monte Gurtei, a Nuoro, dove studiava il piccolo Francesco Gleboni, vittima ieri nella strage familiare avvenuta nel capoluogo barbaricino per mano del padre. Roberto Gleboni, 52 anni, operaio forestale, ha esploso diversi colpi di arma da fuoco con una pistola calibro 7.65, uccidendo, oltre al giovane studente, la moglie 43enne, Maria Giuseppina Massetti, la figlia Martina, 25 anni, e il vicino di casa, Paolo Sanna, ferendo inoltre l'altro figlio di 14 anni e la madre Maria Esterina.

"Francesco era un amore di bambino, tranquillo educato corretto e solidale con i compagni, tutti sconvolti e addolorati per la tragedia che è successa - spiega all'Ansa la dirigente scolastica -. Non c'è mai stato nessun sentore di qualcosa che non andava nel bambino o nella sua famiglia. Come scuola ci stiamo occupando dei compagni di Francesco che ieri e oggi sono in lacrime, ci occupiamo di supportare i ragazzi e le loro domande: l'ingiustizia della morte del loro compagno e il come sia stato possibile che il padre lo abbia potuto uccidere, insieme alla madre e alla sorella e a un vicino di casa, prima di colpire alla testa l'anziana madre e suicidarsi lui stesso". 

Un orrore a cui è sopravvissuto solo il fratello 14enne di Francesco: "Sul banco del piccolo studente arrivano le letterine dei compagni che cercano in questo modo di elaborare il lutto supportati dagli insegnanti che faranno tutto il possibile per aiutarli in questo difficile momento", conclude la dirigente scolastica.