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Sono previsti per la mattinata di sabato 28 settembre, presso l'ospedale Brotzu di Cagliari, gli esami autoptici sui corpi delle cinque vittime della strage che si è consumata ieri mattina, a Nuoro, per mano di Roberto Gleboni, l'operaio forestale di 52 anni che ha sterminato la sua famiglia - con un unico figlio sopravvissuto - ucciso un vicino di casa e ferito gravemente l'anziana madre prima che lui stesso si togliesse la vita con una pistola calibro 7.65.
Sarà il professor Roberto Demontis, con i suoi allievi, ad eseguire gli esami sui corpi della moglie di Gleboni, Giuseppina Massetti, 43 anni, e la figlia Martina, 25, prime a morire sotto i colpi dell'arma nella casa di via Ichnusa. Il figlio Francesco, 10 anni, e il vicino di casa Paolo Sanna, 69 anni, colpito per caso mentre si trovava nel pianerottolo dello stesso omicida, sono morti ieri in ospedale e per loro è stata autorizzata la procedura di espianto degli organi, andata a buon fine solo per l'uomo. Anche sui loro corpi è previsto per sabato l'esame autoptico.
Nel frattempo, proseguono le indagini coordinate dai pm di Nuoro Riccardo Belfiori e Sara Piccicuto, che lavorano fianco a fianco con gli investigatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri del Comando provinciale di Nuoro per cercare di accertare il movente che ha scatenato la furia omicida dell'operaio forestale. Gli investigatori torneranno nella casa di via Ichnusa, per poi trasferirsi in via Gonario Pinna a casa dell'anziana madre, colpita alla testa e attualmente ricoverata in Rianimazione all'ospedale di Nuoro.
Ieri pomeriggio hanno sentito otto persone informate sulla situazione di coppia dei Gleboni, tra parenti e amici, per cercare di capire se ci fossero dei dissidi nella famiglia apparentemente serena. Nessuno dei vicini di casa o degli amici e parenti della coppia ha mai notato screzi o situazioni di crisi incombente. Né era a conoscenza di problemi la famiglia di origine di Giuseppina Massetti - la madre, il padre e i due fratelli - con cui però la coppia aveva interrotto i rapporti da anni.
Strage a Nuoro. Il 14enne sopravvissuto: “A casa urlavano tutti”
L'unico a sapere ciò che è successo tra le mura dell'appartamento di Monte Gurtei, ieri mattina, potrebbe essere il figlio 14enne della coppia, unico sopravvissuto alla strage fra le mura di casa. Gli interrogatori proseguiranno oggi e i reparti speciali di Polizia e Carabinieri torneranno nelle case dove è avvenuta la strage per recuperare altri elementi utili alle indagini.
Si scava nel recente passato delle vittime controllando anche i loro cellulari e computer. Intanto a Nuoro è prevista una fiaccolata per stare vicino alle famiglie Gleboni e Sanna che si svolgerà domani alle 18.