“Non è successo niente di particolare sabato sera, ma era una cosa che covavo da un po’”. Sono le parole al pm dei minori del 17enne, reo confesso, che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha ucciso, nella villetta di famiglia a Paderno Dugnano, padre, madre e il fratellino 12enne.

Il giovane, dopo aver in un primo momento chiamato il 112 dicendo di aver ucciso solo il padre per aver ammazzato la donna e il bambino, ha confessato di aver compiuto tutti e tre gli omicidi e di aver fatto tutto da solo.

“Non c’è un vero motivo per cui ho ucciso – ha detto il giovane, secondo quanto riportano Il Corriere della Sera a TgCom 24 – Ma nella mia famiglia mi sentivo un corpo estraneo e oppresso, e ho pensato che, uccidendoli, mi sarei liberato da questo disagio. Un minuto dopo ho capito che non era così”.

“Mi sento solo anche in mezzo agli altri – ha detto ancora il 17enne – Non avevo un vero dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi capisse”.

Davanti a un terribile massacro, si tratta di parole desolanti e incapaci di spiegare questo “disagio” interiore. Al 17enne apparentemente non sarebbe mancato nulla, famiglia, amici, nessun problema di bullismo, di droghe. A chi lo interroga pare un ragazzo intelligente oltre la media.