Tutti noi vorremmo una vita priva di problemi per arrivare ai  risultati desiderati senza alcuno sforzo. Raggiungere i nostri obiettivi  è quasi sempre faticoso lo sappiamo.   Ciò che non immaginiamo , invece, è  il fatto che fuggire dalle difficoltà è il più grande errore che possiamo fare. La vita non è mai tutta in discesa e crederlo ha l’unica conseguenza di considerare insormontabile ogni più piccolo ostacolo.

Questo non significa che dobbiamo ricercare i problemi con il lanternino, tuttavia dobbiamo essere consapevoli del fatto che ogni perdita, ogni smarrimento, ogni preoccupazione ci permette di scendere in una sorta di trincea emotiva e affrontare qualunque ansia guardandola dritta negli occhi. Forza di volontà, autodisciplina e sacrificio servono a migliorare il nostro modo di vivere le sfide e a cogliere le opportunità più adatte a noi e al nostro modo di concepire il mondo che ci circonda.

Proviamo a chiudere gli occhi e a pensare, per un solo istante a tutti gli obiettivi che abbiamo raggiunto nella vita; ciò che realizziamo immediatamente è che la cosa davvero importante per la nostra crescita interiore, non è stato l’obiettivo in sé,  ma il percorso per raggiungerlo.

Il dottorato di ricerca è un titolo di studio di cui andiamo orgogliosi? Non  importa a nessuno del nostro pezzo di carta,  è il grado di   impegno impiegato per averlo a fare la differenza nella nostra vita; il metodo di studio efficace che ci ha consentito di allenare i nostri muscoli mentali per la sfida successiva, i difficili momenti superati con successo e l’acquisita autostima.

Una favola antica ci racconta: Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra, al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici della bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.

A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita”.

Non sempre ciò che è facile rappresenta un vantaggio. Vivere momenti faticosi e complicati ci fa diventare più forti e ci permette di scoprire risorse nascoste in noi che altrimenti non potremmo riconoscere.