«Il paese di Smakieh è cristiano, ma circondato da un ambiente musulmano. Dalla mia casa vedo le tende dei beduini. Quando torno in visita a Ovodda, dove tutto è verde e il bosco fitto ricopre i monti, mi rendo conto di essere in un altro mondo»: inizia così il racconto di don Vito Vacca, sacerdote di origini sarde, da sette anni in Terra Santa, prima a Genin, una roccaforte della resistenza palestinese, poi nel distretto del Karak, in Giordania, un'area desertica di biblica memoria, dove i rapporti personali sono regolati da leggi tribali.