La canzone da cui prende spunto questo titolo prosegue dicendo: “che meraviglia”. Quando si parla di bambini l'aggettivo calza a pennello. Dolci, simpatici, estroversi, spontanei, anche quando “rompono” restano comunque meravigliosi. E' fuor di dubbio che sia un principio “generalmente riconosciuto”, quello che vuole protetta la fragilità di questi piccoli uomini non ancora in grado di autodeterminarsi.