Stefania Gattu, Assessore alla Cultura del Comune di Orune, ha risposto con questo messaggio ricco di significati alla riflessione aperta di Giuliano Marongiu e pubblicata ieri mattina da Sardegna Live.
"Fiori e fori, quelli dei proiettili. Orune saluta il Giro d'Italia, che attraversa la Barbagia, cuore della Sardegna. Qui dove due anni fa un diciottenne è stato ucciso a fucilate in strada e un suo amico fatto sparire".
Intervento della Polizia stradale poco prima del passaggio della carovana dei corridori sulla Ss 389 per la presenza di numerose puntine da disegno lanciate sulla strada tra Bitti e Orune.
La carovana "fuori corsa" del Giro d'Italia, con le auto di servizio e gran parte dei giornalisti che percorrevano la strada alternativa al tracciato Olbia-Tortolì sul quale stanno correndo i ciclisti, nella tarda mattinata ha dovuto effettuare una deviazione sulla Nuoro-Lanusei, al bivio per Talana, a causa di un incidente stradale.
Alghero è una città splendida, universalmente conosciuta come tale, ma domani mattina entrerà anche nella leggenda del Giro d'Italia. Ed è un premio meritatissimo. La città in questi giorni, se possibile, si è fatta ancora più bella, dotandosi e arricchendosi di quegli ornamenti ispirati agli antichi e sempre attuali colori del Giro.
La partenza del centesimo Giro d'Italia, orfano di Fabio Aru, è prevista da Alghero venerdì prossimo, 5 maggio, alle 12: i 197 ciclisti percorreranno in città 8,5 chilometri, prima di immettersi sull'innesto della SS 291 Var.
Presi in pieno da due auto mentre pedalavano al buio in due strade provinciali del Cagliaritano. E' successo a due ciclisti di 34 e 50 anni. Il primo, Angelo Marongiu, di San Sperate, è morto.
Nel pomeriggio di ieri ha travolto due ciclisti che si stavano allenando sulla strada provinciale vicino a Loiri Porto San Paolo, poi si è dato alla fuga.
Una notizia felice arriva stasera dalla Spagna dove si sta correndo la Vuelta, la gara ciclistica più prestigiosa della penisola iberica. Il sardo Fabio Aru ha vinto l'11^ tappa della competizione che da Pamplona ha condotto i corridori al santuario di San Miguel de Aralar, nella Navarra.