Il programma di lunedì 16 avrà inizio nel primo pomeriggio alle 15.30, con la visita guidata alla sede dei Mamuthones e Issohadores del Gruppo Atzeni Beccoi, dove sarà possibile osservare da vicino le maschere, le pelli e i campanacci
In Sardegna i fuochi accesi in onore di Sant'Antonio abate, tra riti, misteri e antiche leggende, segnano l'inizio ufficiale del Carnevale e in alcuni paesi coincidono con la prima uscita delle maschere tradizionali.
Ritorna a Ottana il grande appuntamento con i fuochi di Sant'Antonio Abate che segnano l'apertura del Carnevale. Sabato 16 gennaio, infatti, dopo la funzione religiosa che termina con la benedizione del falò (Su Ogulone) in piazza San Nicola, le maschere tradizionali ottanesi faranno la loro prima uscita e si raduneranno intorno al fuoco.
Si riaccende in Sardegna la magia del rito dei fuochi di Sant'Antonio. I tradizionali falò dedicati al santo ritornano a rischiarare con le imponenti fiamme l'oscurità dall'imbrunire già dal 16 gennaio in numerosi centri dell'isola. Una delle feste più antiche e cariche di fascino.
Nella tarda serata di ieri, la Guardia di finanza di Cagliari ha individuato, in via della Pineta, un ambulante locale che esponeva, sul proprio bancone, senza le dovute autorizzazioni, numerosi fuochi d'artificio.
Botti di fine anno vietati a Sassari e Olbia, mentre a Cagliari il comune si affida al divieto imposto dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
È stata emessa l'ordinanza sindacale n. 37 del 9 dicembre 2015 che dispone il divieto di accensione e lancio di fuochi d'artificio, sparo di petardi, scoppio di mortaretti, razzi e altri artifici pirotecnici dalle ore 08:00 del 19 dicembre 2015 alle ore 08:00 dell' 11 gennaio 2016 in tutto il territorio comunale.
E' tutto pronto per la seconda edizione del capodanno stintinese. Il 31 dicembre la piazza dei 45 si animerà già dal pomeriggio e sul palco, per suonare e cantare, saliranno tanti artisti locali, quindi spazio a Pino e gli anticorpi e poi i fuochi d'artificio.
A Seuna la festa continua». È questa lo slogan scelto dal comitato di Sant'Isidoro che, anche quest'anno, organizza nell'antico rione de "sos massajos" il fuoco in onore di Sant'Antonio Abate.