Vittorio De Sica ci ha lasciato quarant'anni fa. La generosità, la sensibilità verso i più deboli e il desiderio di vivere in un mondo in cui “buongiorno vuol dire davvero buongiorno”: queste erano le sue qualità principali. Ebbe modo di dimostrarle anche durante l'occupazione nazista di Roma. Girava un film, La porta del cielo, all'interno dell'Abbazia di San Paolo: scritturò come comparse molti ebrei e perseguitati, proprio allo scopo di tenerli protetti in un luogo sicuro.