Gian Marco Carboni, Sottotenente medico in forza al 151° Reggimento Fanteria Brigata Sassari nell’anno della strage di Nassiriya, ha scelto di raccontare i fatti, fino ad ora taciuti, di cui è stato diretto testimone
E' alla ribalta delle cronache la notizia per la quale i militari italiani di stanza a Nassiriya nel 2003 perpetravano ogni tipo di tortura su prigionieri iracheni. Peccato però che il programma delle Iene, che ha mandato in onda il servizio, abbia frettolosamente tralasciato di chiarire che le immagini proposte non sono relative all'Iraq, ma alla Somalia.
Rischiano di far tremare i piani alti del Ministero della Difesa le dichiarazioni choc rilasciate da due ex militari della Brigata Sassari al programma tv di Italia 1 Le Iene. I due, che nel 2003 si trovavano nella base White Horse a Nassiriya, raccontano di torture e sevizie sui prigionieri interrogati dai militari italiani durante la missione in Iraq.
2003. Ore 10.40 ora locale a Nassiriya: un camion cisterna carico di esplosivo scoppia nella base italiana dei Carabinieri provocando a sua volta l'esplosione del deposito munizioni. Una strage.
“Il popolo sardo non dimentica i figli della Sardegna e d'Italia che hanno sacrificato la vita per gli ideali di pace e di libertà”. Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, nel decimo anniversario della strage di Nassiriya