Rispetto delle quote produttive, diversificazione, esportazione, investimenti nel latte in polvere, acquisto da parte dello Stato o di altri enti di una quota di produzione eccedente di pecorino romano, puntare tutto sul pecorino sardo: Confindustria si inserisce nel dibattito sulla crisi del comparto ovicaprino in Sardegna e propone una lista di soluzioni, consapevole che "l'unica azione veramente efficace sarebbe il ritiro di un quantitativo importante di pecorino romano - individuabile presumibilmente in 50mila quintali - da reimmettere gradualmente nel mercato nel momento in cui si realizzerà, concretamente, la riduzione delle produzioni".