L'inverno era agli albori quando ho avuto modo di trascorrere una mattinata in compagnia di Pietro Congiu. La città di Bolzano, effervescente ed assettata mi accoglieva come decorosamente si fa con un ospite gradito. Complice l'atmosfera natalizia e una fresca brezza dalle Alpi, ho cominciato ad ascoltare sotto un pallido sole i racconti di questo olianese classe 1932. Della sua vita, del suo percorso professionale e da emigrato. I suoi occhi scintillavano ma l'aria aguzza c'entrava poco. Pietro ha così intrapreso il suo viaggio nella memoria. Ed io con lui.