Proponeva alle sue studentesse, quelle in difficoltà in matematica e fisica - le sue materie - di aiutarle. Si mostrava disponibile e amichevole riuscendo a farsi dare anche il numero di telefono poi, abusando della sua posizione di professore, passava alle avance esplicite, ai ricatti, alle minacce, costringendo le allieve a rapporti sessuali all'interno dell'istituto, durante le lezioni pomeridiane, altrimenti non avrebbe dato loro la sufficienza.