In chiesa non sarà presente Veronica Panarello, madre del piccolo, accusata dell'omicidio e rinchiusa nel carcere di Catania.

Quando anni fa tento di uccidersi, Veronica Petrello, madre del piccolo Loris, lo fece con una fascetta di plastica, quella che secondo gli inquirenti è la stessa arma del delitto di Santa Croce Camerina.

Una notizia dell'ultima ora è esplosa come una bomba nella coscienza di chi da giorni segue le indagini sull'omicidio del piccolo Loris Stival, ucciso a Santa Croce Camerina, nel ragusano, lo scorso sabato.

L'omicidio di Loris Stival è ancora irrisolto ma, col passare dei giorni, il quadro che si presenta agli inquirenti si fa sempre più chiaro e sconvolgente. Il personaggio chiave nell'inchiesta è ormai a tutti gli effetti la madre del piccolo, Veronica Panarello, sui cui comportamenti il giorno della scomparsa e morte del bimbo di 8 anni rimangono ancora tanti, troppi dubbi.

È una storia brutta, quella del piccolo Loris Stival. Una storia brutta che diventa più brutta ogni minuto che passa, ad ogni indiscrezione, ad ogni dichiarazione e ad ogni confidenza che riesce a trapelare dal riservato e discreto meccanismo delle indagini che gli inquirenti portano avanti quasi con affanno

Colpo di scena nelle indagini sull'omicidio di Loris Stival, il bimbo di 8 anni ucciso in provincia di Ragusa il cui cadavere è stato ritrovato in un campo di Santa Croce Camarina, a pochi chilometri dalla scuola dove la mamma racconta di averlo lasciato prima che il piccolo scomparisse.