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I sub della Guardia Costiera di Cagliari coordinati dalla direzione marittima di Olbia hanno recuperato circa duecento metri lineari di reti da pesca "fantasma" nella zona B dell'Area Marina Protetta di Tavolara - Punta Coda Cavallo, nel punto di immersione di Secca di Punta Arresto nell'isola di Molara.
Le reti abbandonate e rimosse dai fondali grazie anche al supporto del personale dell'Amp, verranno smaltite come dei veri e propri rifiuti, che se lasciati in mare costituiscono dei "muri della morte" perché continuano a pescare in maniera passiva, danneggiando l'habitat marino e mettendo anche in pericolo la sicurezza di sub e bagnanti.
Prosegue così l'operazione Reti Fantasma, inserita in una campagna comunicativa sul tema della sensibilità ambientale e che rientra nel progetto PlasticFreeGC nato nel 2019 dalla collaborazione tra il Comando Generale della Guardia Costiera e l'allora Ministero dell'Ambiente, oggi della Sicurezza Energetica.