Questa mattina, alla presenza del Vescovo di Tempio-Ampurias, S.E. Mons. Sebastiano Sanguinetti e del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dr. Gregorio Capasso, il Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cagliari, Magg. Paolo Montorsi, ha restituito alla Diocesi tre statue ornamentali marmoree del XVIII e del XX secolo, asportate misteriosamente dalla Chiesa di Nostra Signora del Rosario di Tempio Pausania.

Le indagini sono iniziate nel marzo scorso, quando i Carabinieri della Compagnia di Tempio Pausania hanno ricevuto una segnalazione relativa all’assenza delle tre statue dalla facciata della chiesa. Gli approfondimenti investigativi svolti immediatamente dai colleghi del Nucleo TPC di Cagliari e del locale Comando Arma hanno accertato che le statue ornamentali - catalogate dalla Soprintendenza di Sassari - erano state rimosse e prelevate, senza le previste autorizzazioni ministeriali, dal responsabile di una ditta che opera nel settore delle scenografie luminose, in occasione dell’installazione nel dicembre 2020 delle luminarie natalizie nel centro storico di Tempio Pausania.

Recatisi nella sede della ditta a Sanluri, i militari, all’interno di una scatola di cartone, hanno ritrovato i beni, sottoponendoli subito a sequestro per evitarne ulteriori possibili dispersioni. Il titolare, sentito in merito al distacco delle statue dalla facciata della Chiesa, riferiva di averlo fatto poiché, mentre si occupava dell’installazione delle luminarie, si era reso conto che versavano in precarie condizioni di stabilità e che il loro distacco avrebbe potuto causare un pericolo per l’incolumità dei fedeli della Chiesa.

In seguito all’analisi degli storici dell’arte della Soprintendenza di Sassari, che ne hanno confermato l’interesse storico-culturale (e, per quanto riguarda le due più antiche, raffiguranti la “Madonna del Rosario” e il “Gruppo di putti”, anche l’ottima fattura), il Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, ha disposto la restituzione delle statue al legittimo proprietario. Oggi, grazie alle indagini dei Carabinieri TPC, le tre statue tornano definitivamente nella disponibilità della Diocesi di Tempio-Ampurias che ne curerà, insieme alla Soprintendenza di Sassari, il restauro e la collocazione definitiva.

“La restituzione di oggi testimonia, ancora una volta, l’importanza dell’impegno costante, della perseveranza e, in questo caso specifico, della tempestività d’azione dei militari del Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, per consentire il “ritorno a casa” di tre opere di cui probabilmente si sarebbero definitivamente perse le tracce – si legge in una nota – Inoltre, avvalora l’importanza dell’opera di sensibilizzazione che le articolazioni del Comando quotidianamente compiono con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione ai Parroci della pubblicazione “Linee Guida Per La Tutela Dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata da questo Comando nel 2014 che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di inventariazione e censimento delle Diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo sul proprio patrimonio culturale”.