"Una desolante ammissione di colpa, di superficialità, condita da una poco credibile autocommiserazione. Come sempre accade ai politici che non hanno di che difendersi, la colpa è sempre degli altri, dei giornalisti, di chi racconta i fatti. Era fatale che anche la Presidente Todde dovesse cascarci. E per questo reato di "lesa maestà", minaccia odiosamente azioni legali, quando la partita è solo e tutta politica. È sul piano della politica che deve vincere o perdere."

Così il consigliere regionale della Lega Alessandro Sorgia commenta la “lettera al Popolo di Sardegna” che la Presidente della Regione Alessandra Todde ha pubblicato oggi su "La Nuova". "Poteva anche intitolarla bufala ai Sardi”, commenta Sorgia. "Una delle tante bufale con le quali, da ormai sei mesi, sta cercando di coprire l’inefficienza e il grigiore della sua giunta. Ma il meglio di se la Todde riesce ad esprimerlo arrampicandosi sugli specchi, rinnegando il proprio ruolo nel Governo Draghi e la sua piena responsabilità, in azioni e omissioni, riguardo ai famigerati decreti che stanno mettendo in pericolo la Sardegna, il suo paesaggio, il suo sistema produttivo".  

"Inequivocabili responsabilità sempre di carattere politico s'intende - precisa -, perché di politica si parla. La Todde di quei decreti è così  pienamente responsabile, mentre la giunta di centrodestra ne impugnò uno, intraprendendo contro le scelte di Draghi e Todde una giusta battaglia legale in difesa dei Sardi. Mentre è strenuamente impegnata ad organizzare al meglio il suo poltronificio (adesso sta distribuendo poltrone nella sanità), ancora balbetta su aree idonee o non idonee, la Presidente dimostra che c’è al momento una sola area certamente non idonea: la sua".

"Ma tanti sardi delusi ormai lo stanno capendo e le sue sterili autodifese a breve saranno smascherate. Volendo fare un paragone la sua figura appare come quella del Re Luigi XV che amava dire “dopo di me il diluvio” ma all’orizzonte già si profilava la rivoluzione. Faccia di corsa, se ne è capace e se glielo lasciano fare, una delibera di giunta ai sensi dell’art 8 della Legge Urbanistica Regionale (n. 45/1989) che imponga il blocco temporaneo (90 giorni) per ogni attività di costruzione dei mega impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile", conclude Sorgia.