Il fenomeno delle botte e delle aggressioni ormai frequenti al nosocomio Santissima Trinità di Cagliari, a Is Mirrionis, è davvero cosa abbastanza nota. L’ultimo episodio, pubblicato dal nostro giornale, riguarda un’infermiera aggredita assieme alla guardia di piantone della Coop Service Vigilanza, istituto di vigilanza che ha in appalto il servizio di piantonamento fisso con gpg armate nei settori Psichiatria 1 e 2 (un solo uomo in divisa e armato), al Pronto Soccorso (un vigilantes) e uno agli Infettivi. Poi, h.24 c’è una sola guardia giurata armata che effettua a piedi la ronda tra i padiglioni, in quell’enorme compendio che un tempo ospitava le caserme militari. Questa mattina, l’episodio avvenuto è solo in cima ad una lunga lista di altrettante vicende notoriamente alla cronaca avvenute anche recentemente. 

La ronda armata 

Appurare la vulnerabilità del servizio di vigilanza è abbastanza intuibile, il personale medico e infermieristico e gli stessi operatori delle ambulanze lo sanno bene: “Vede quella guardia armata vicino a dove avevano scassinato la porta per rubare una marea di medicinali – dice sottovoce un operatore col camice – ebbene, da solo deve controllare tutto l’ospedale, andare di porta in porta e controllare gli accessi, bussare ai reparti e chiedere alle dottoresse e alle infermiere se è tutto a posto e poi ancora fino al termine del turno. Secondo lei – dice il dipendente Asl – è normale? E la colpa è di chi non spende e non mette soldi a sufficienza per pagare il servizio, tutto qui. E in Regione lo sanno bene, lo sanno molto bene”. 

Bocche tassativamente cucite tra le guardie giurate che ovviamente non sono autorizzate a rilasciare interviste al cronista con taccuino e penna, che non intende insistere al rigido regolamento imposto, anche se, davanti all’ingresso del Santissima Trinità, c’è chi fa quasi ovazione per la presenza dei media: “Scrivetelo – dice un autista di ambulanza – scrivetelo che qui abbiamo paura, perché se accompagni un paziente che ha problemi psichici o altro abbiamo il terrore che ci massacri di colpi, o che aggredisca gli infermieri o i dottori che lo assistono in reparto. Scrivetelo che non abbiamo un reparto attrezzato per ospitare in degenza pazienti che hanno problemi di quel genere, tanto qui da anni è cosi, come il viavai dei tossici con siringhe sporche buttate ovunque e scrivetelo che ogni volta il vigilantes non può rischiare la vita per difendere noi che lavoriamo qui dentro”. 

Problema sicurezza

E’ ormai ora di pranzo nei cortili interni del Santissima Trinità a Is Mirrionis, nei pressi della colonia felina, regolarmente censita dal servizio Veterinario Asl, le gattare danno da mangiare i micetti e poco più in la c’è chi ha appena staccato dal turno di un reparto e che ammette con voce roca: “E’ vero – dice una donna sui 45anni - qui chi opera nei reparti ha l’ansia di quel che può succedere, sia di notte e sia di giorno. Dovrebbe esserci il posto di Polizia fisso, ma come avrà notato – conclude la donna che sale in auto e ha fretta di andare via – anche il commissariato di Polizia qui di fronte alla strada è ormai inesistente”.