Un ‘tour’ non di certo piacevole, che mostra purtroppo l’esistenza difficile e drammatica di centinaia di tossicodipendenti da eroina che ogni giorno, a qualunque ora, si recano negli anfratti e nei tuguri più nascosti per iniettarsi la dose di droga. 

Siamo esattamente in via Serpieri, in cima al colle di San Michele, dove le cose non sono cambiate proprio per nulla rispetto ad alcuni anni fa: torna l’incubo dell’eroina, come nei lontani anni ’80, dove tra via Piovella, Serbariu, via Quirra, via Cinquini, sotto i palazzoni di via Parraguez e tutto quel rione popolare, i tossici seminavano panico, paura e terrore tra i residenti. 

Ora, dopo che le’x circoscrizione-vergogna di via Cinquini, a valle del bellissimo parco naturalistico, è off-limits, (almeno nella carta) e dopo la chiusura dell’ex scuola elementare di via Flumentepido – via Serbariu per via dei lavori di demolizione del caseggiato storico, ogni angolo semi-nascosto o creato per l’occasione è luogo di ritrovo per chi si buca. 

Nel video, è possibile constatare il tappeto di siringhe sporche di sangue tra il muro di cinta del Seminario arcivescovile, dove tra gli ex fortini di guerra del ’43 e via Kock (fronte ospedali), accade di tutto e di più. 

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