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“Sarebbe bastato un minuto in più di tempo per salvarsi”. Ad affermarlo, come informa TgCom 24, alcuni esperti sulla tragedia del fiume Natisone, che ha strappato alla vita Bianca e Patrizia, e Cristian, fidanzato di una delle due, che risulta ancora disperso.
Qualche minuto prima di essere travolti dal fiume in piena, i tre giovani, su indicazione dei soccorritori, si sono stretti un abbraccio per fare massa, visibilmente presi dal panico, sull’acqua attorno a loro, non ancora alta.
È polemica sui soccorsi: a detta degli esperti, sulle teste dei ragazzi, da lì a qualche minuto, sarebbe arrivato l’elicottero dei Vigili del Fuoco, partito da Venezia. “Una località troppo distante dal territorio di Udine”, è stato evidenziato. Da quanto si è appreso, tutte le tempistiche dei soccorsi, anche quelli presenti sul posto, saranno analizzate anche se è già stato accertato il rispetto dei protocolli, quindi nessuno, sempre come riporta la testata, verrà iscritto sul registro degli indagati. “Bisogna però rendere più efficaci i futuri coordinamenti”, a detta degli esperti. I soccorritori sono ancora a lavoro per ritrovare il corpo di Cristian.
Intanto, il sindaco di Premaricco, Michele De Sabata, ha reso noto che una delle ragazze non sapeva nuotare e potrebbe essere quello il motivo per cui i 3 non hanno tentato di guadare le acque non ancora alte.