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“Dovevano salvarli invece di fare video”. Sono parole piene di dolore, ma anche di rabbia, quelle della madre di Patrizia Cormos, la 20enne trovata morta dopo essere stata travolta dalla furia del Natisone assieme all’amica 23enne Bianca Doros, anch’ella trovata morta, e al fidanzato 25enne di quest’ultima, Cristian, ancora disperso.
È difficile cancellare dalla mente e dal cuore l’immagine dei 3 giovani che si abbracciano stretti per resistere alla forte corrente, come se volessero stare con tutte le proprie forze aggrappati alla vita che avevano ancora tutta davanti.
Le drammatiche immagini, foto e frame di video fatti da testimoni durante gli ultimi istanti di vita dei ragazzi, addolorano ulteriormente la madre della 20enne, che lo scorso venerdì, 31 maggio, si è recata in prossimità del fiume per scattare qualche foto e stare con i suoi amici dopo aver superato un esame.
Una giornata di gioia che in pochissimi istanti si è trasformata in un incubo per i 3 amici e i loro familiari. La vicenda ha sconvolto tutta l’Italia.
“Ciò che mi addolora è che tutti hanno fatto foto e video e nessuno li ha salvati. Non era importante fare video. Mia figlia ha chiamato più volte il 112, lasciando il suo nome, l’indirizzo, ha detto: ‘chiamate mia mamma’”, sono le parole affidate al Messaggero Veneto dalla madre di Patrizia.
“Mia figlia era un angelo, studiava tanto e lavorava per mantenersi”, ha detto la donna tra la disperazione.