Roma, 14 apr. - (Adnkronos) - La combinazione di un farmaco solitamente usato per abbassare il colesterolo e un antiepilettico potrebbe potenziare l’effetto della chemioterapia in pazienti affetti da adenocarcinoma metastatico del pancreas modificando la biologia del tumore. L'intuizione nasce da uno studio condotto all'Istituto nazionale tumori Irccs 'Fondazione G. Pascale' di Napoli dall’Unità di Farmacologia sperimentale, coordinata da Elena Di Gennaro che insieme con le ricercatrici Federica Iannelli, Serena Roca, Francesca Bruzzese e Alessandra Leone, il prossimo mese arruolerà i primi pazienti.

Lo studio clinico si chiama 'Vespa', è coordinato dal direttore scientifico dell’Istituto dei tumori di Napoli, Alfredo Budillon, e dal direttore dell’Unità di Oncologia clinica e sperimentale per i tumori addominali, Antonio Avallone, ed è stato finanziato dal progetto europeo 'Remedi4all', che vede il Pascale partner con altri 23 istituzioni con l’obiettivo di costruire una struttura permanente in Europa sul 'riposizionamento' dei farmaci, l’utilizzo cioè di farmaci già approvati o utilizzati nell’uomo per scopi diversi rispetto alla loro indicazione originaria. E’ questo il caso dell’acido valproico e della simvastatina una strategia sperimentata per molte malattie, con il vantaggio di poter risparmiare costi e tempi nello sviluppo del farmaco "Lo studio 'Vespa' - spiega Budillon - è stato concepito fin dall’inizio come centrato sui pazienti ed è stato disegnato e sviluppato in collaborazione con una delle principali organizzazioni europee di pazienti oncologici, la 'Cancer Patients Europe' che avrà infatti un suo rappresentante nel comitato di direzione dello studio con la direttrice dell’organizzazione basata a Bruxelles, Antonella Cardone, che affiancherà me e Antonio Avallone e la statistica Diana Giannarelli del Policlinico Gemelli".

Lo studio clinico ha ricevuto anche un finanziamento dal Ministero della Salute nell’ambito della ricerca finalizzata e si avvale di tre partner italiani principali, l’Istituto San Raffaele di Milano, con l’Unità diretta da Michele Reni, l’Università di Verona con l’Unità di Oncologia diretta da Michele Milella e il Policlinico Gemelli di Roma con l’Unità di Oncologia diretta da Giampaolo Tortora, e di un importante partner spagnolo, l’Istituto Ramon y Cajal di Madrid con il suo direttore scientifico Maria Laura Garcia Bermejo e la dottoressa Mercedes Rodriguez-Garrote. "Complimenti al nostro direttore scientifico per l’approvazione di un progetto di tale portata. Guardare il mondo con gli occhi del paziente è la dimensione con cui sempre più dobbiamo essere capaci di confrontarci", dichiara il direttore generale del polo oncologico partenopeo, Attilio Bianchi.