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Il questore Alfonso Polverino ha ricevuto oggi i rappresentanti sindacali, su spinta del capo della polizia Vittorio Pisani a tutti i questori a livello nazionale, perché "si intervenga con medici e psicologi interni sul fenomeno dei suicidi, che conta percentuali alte nella categoria": i sindacati di polizia denunciano infatti le "gravi condizioni di lavoro degli agenti della questura di Nuoro, con turni massacranti, carenza di formazione e trattamenti economici non riconosciuti".
La Federazione sindacale di polizia si dice soddisfatta dell'incontro, dopo cui ha pubblicato lettera aperta al questore. "Come possono i nostri colleghi considerare 'amici' medici e psicologi i cui pareri sono stati utilizzati nell'ambito di procedimenti disciplinari? Gli agenti sono stati mandati a effettuare delicatissimi servizi, senza ricevere alcun tipo di formazione e dopo aver lavorato su ripetuti turni di servizio notturni. Fino a quando, date le condizioni di stress psicofiso, è successo l'errore: è scappato lo straniero che stavano portando per l'espulsione. Per tutta risposta il questore li ha mandati dallo psicologo, il quale ha concluso che stavano bene", scrive nella missiva.
L'oggetto delle rimostranze sono la carenza di formazione e le falle nella sicurezza del Cpr di Macomer, le cui colpe ricadrebbero poi sugli agenti. "Dalla questura sulla formazione continuano ad arrivare segnali non incoraggianti per risparmiare sulla pelle dei ragazzi da formare. Denunciamo ancora le azioni disciplinari sbagliate assunte verso colleghi incolpevoli da chi dovrebbe rispondere delle enormi falle nella sicurezza del Cpr di Macomer e le sperequazioni e disparità di trattamento, anche economico. A Nuoro serve una immediata inversione di rotta. Il malcontento sta montando sempre più, i colleghi sono demotivati perché si persevera nel risparmiare sulla loro pelle, tentando di far pagare a loro anche gli errori altrui", ha sottolineato la Fsp Polizia.