(Adnkronos) - Per il secondo giorno consecutivo, la Russia ha lanciato un massiccio attacco combinato di missili e droni sul territorio dell'Ucraina. Dopo l'attacco tra domenica e lunedì, che ha terrorizzato gli ucraini tra domenica e lunedì prendendo di mira anche Kiev, Mosca ha lanciato missili nelle prime ore del mattino di oggi, provocando un allarme aereo in tutto il Paese si legge sull'agenzia di stampa 'Union'.

Kiev afferma di aver intercettato e abbattuto grazie alla difesa aerea cinque missili da crociera Kh-101 e 60 droni. L'aggiornamento arriva dal comandante dell'Aeronautica, Mykola Oleshchuk, come riporta The Kyiv Independent. In totale, ha precisato, le forze russe hanno lanciato tre missili Kinzhal, cinque Kh-101, un Iskander-M e un Iskander-K.

Nelle ultime ore solo nei pressi di Kiev sono stati abbattuti circa 15 droni e diversi missili. "E' stato distrutto tutto quello che era in volo in direzione della capitale", ha fatto sapere l'amministrazione militare della capitale ucraina.

Almeno due persone sono morte in un attacco missilistico che nelle ultime ore ha colpito un albergo a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A confermare il bilancio provvisorio è stato il capo dell'amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul, come ha riportato The Kyiv Independent.

Altre cinque persone sono rimaste ferite, ha poi precisato il governatore della regione di Dnipropetrovsk. E dalla regione di Zaporizhzhia, il governatore Ivan Fedorov ha denunciato l'uccisione di tre persone e il ferimento di altre cinque in un attacco con droni. Le vittime, ha precisato, sono tutti civili.

Sono state segnalate esplosioni nella regione di Khmelnytsky. Oltre all'attacco con missili balistici su Kryvyi Rih, tre missili ipersonici Kinzhal sono stati lanciati sulle regioni occidentali. L'Aeronautica militare ha segnalato droni in volo sulle regioni di Kherson, Kirovohrad, Sumy, Poltava, Chernihiv e Zhytomyr. Alle 7:57, l'Aeronautica ha segnalato UAV nella regione meridionale di Sumy che volavano in direzione nord-est. Ci sono anche droni al confine tra le regioni di Cherkasy e Kiev. “Droni” nel sud e nel nord della regione di Chernihiv in direzione ovest. Alle 7:11, il distretto militare di Kiev ha riferito che la capitale stava respingendo un attacco combinato di missili e droni.

"Stamattina la Russia ha lanciato ondate di missili e droni contro le città e le infrastrutture energetiche ucraine. I funzionari ucraini riferiscono che questo attacco oltraggioso ha provocato la morte di civili ucraini e ha preso di mira più di due dozzine di siti energetici critici. Condanno, nella maniera più ferma possibile, la continua guerra della Russia contro l’Ucraina e i suoi sforzi per far sprofondare il popolo ucraino nell’oscurità. Voglio essere chiaro: la Russia non avrà mai successo in Ucraina e lo spirito del popolo ucraino non verrà mai spezzato". Così, attraverso una nota pubblicata sul sito della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ricorda come “il sostegno Usa all'Ucraina è incrollabile”.

"Gli Stati Uniti continueranno a guidare una coalizione di oltre 50 Paesi a sostegno dell’Ucraina. Questa coalizione sta fornendo all’Ucraina le attrezzature militari di cui ha bisogno, tra cuui sistemi di difesa aerea e intercettori - ha proseguito nella nota il presidente Usa - Come ho annunciato al vertice Nato di luglio, gli Stati Uniti e i nostri alleati hanno fornito all’Ucraina l’equipaggiamento per cinque ulteriori sistemi di difesa aerea strategica, e ho ridefinito la priorità delle esportazioni di difesa aerea degli Stati Uniti in modo che vengano inviate prima in Ucraina. Gli Stati Uniti stanno inoltre inviando attrezzature energetiche all’Ucraina per riparare i suoi sistemi e rafforzare la resilienza della rete energetica ucraina", sottolinea ancora Biden che conclude: "Come ho detto al Presidente Zelensky il 23 agosto, il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina è incrollabile. Dal febbraio 2022, il popolo ucraino si è coraggiosamente difeso dall'invasione della Russia, riconquistando più della metà del territorio che le forze russe avevano conquistato nei primi giorni di guerra. L'Ucraina rimane una nazione libera, sovrana e indipendente e le forze ucraine combattono ogni giorno per difendere la loro patria e la loro libertà. Gli Stati Uniti saranno al fianco del popolo ucraino finché non prevarranno".

Già dopo l'attacco di ieri l'Ucraina ha iniziato a preparare una risposta militare dopo che la Russia ha bombardato il Paese con una massiccia raffica di missili, missili da crociera e droni in quello che, secondo i funzionari, è stato uno dei più pesanti attacchi aerei in due anni e mezzo di guerra. Quindici delle 24 regioni ucraine sono state colpite dall'attacco, diretto contro il settore energetico del Paese, ha dichiarato lunedì su Telegram il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Secondo le autorità, il bilancio è di sette morti e 47 feriti in tutto il Paese.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver discusso la risposta dell'Ucraina all'attacco con il comandante in capo Oleksandr Syrskyi.“La stiamo preparando, l'uso degli F-16 e l'operazione in corso nella regione di Kursk. Continuiamo le nostre azioni nelle aree designate come necessario per l'Ucraina”, ha detto Zelensky nel suo discorso notturno. Più di 120 missili e più di 100 droni sono stati lanciati contro l'Ucraina. Ha chiesto l'abolizione delle restrizioni sull'uso delle armi a lungo raggio fornite dai partner occidentali, che attualmente impediscono all'Ucraina di colpire in profondità nel territorio russo.

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno aperto un procedimento penale contro due giornalisti stranieri, uno di nazionalità tedesca l'altra ucraina, per essere entrati "illegalmente" a Sudzha, nella regione russa di Kursk, teatro nelle scorse settimane di un'offensiva delle forze ucraine. Lo ha riferito l'agenzia Tass, secondo cui i giornalisti che hanno attraversato "illegalmente" il confine a Sudzha saranno inseriti nella lista dei ricercati a livello internazionale.

I due reporter finiti nel mirino delle autorità russe sono il giornalista dell'emittente tedesca Deutsche Welle (riconosciuto dalla Federazione Russa come "agente straniero"), Nick Connolly, e la corrispondente del canale televisivo ucraino '1+1', Natalia Viktorovna Nagornaya. I due giornalisti rischiano una condanna fino a cinque anni di reclusione.