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Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, ha dichiarato al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun di aver chiesto la cooperazione di Pechino per un piano di pace in 10 punti proposto dalla parte ucraina e lo svolgimento di un incontro al vertice.
Nella sua intervista, Zelensky ha espresso scetticismo sulla proposta in 12 punti della Cina che chiede un cessate il fuoco e negoziati di pace tra Russia e Ucraina, affermando che "il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale" deve venire prima di tutto. “Non ho ricevuto una proposta di mediazione dalla Cina - ha aggiunto - Non ho ricevuto proposte per incontrarci. Anch'io, tramite canali diplomatici, ho dato messaggi diretti che voglio parlare con il leader della Cina".
Zelensky ha inoltre dichiarato che le forze armate non possono ancora lanciare una controffensiva al fronte. Il presidente ha anche definito "difficile" la situazione nell'est e ha ribadito che la ragione di ciò è la mancanza di munizioni. L'Ucraina ha bisogno di munizioni e aerei da combattimento, ha sottolineato. "Stiamo aspettando munizioni dai nostri partner", ha aggiunto, osservando che l'esercito russo usa ogni giorno tre volte più munizioni delle forze ucraine.
Intanto un colloquio telefonico si è tenuto tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il capo del Cremlino, Vladimir Putin. Al centro della conversazione, riporta l'agenzia turca Anadolu, gli sviluppi relativi alla guerra in Ucraina e i rapporti bilaterali. Erdogan, riferiscono ancora i media turchi, ha "ringraziato" Putin dopo la proroga dell'accordo sul grano.
Erdogan ha ribadito la necessità di "cessazione immediata" del conflitto in Ucraina durante il colloquio telefonico riportano i media turchi. Il presidente turco, hanno fatto sapere le autorità di Ankara, ha insistito con Putin sull'"importanza che la Turchia attribuisce alla cessazione immediata del conflitto tra Russia e Ucraina attraverso i negoziati".
Kiev, 'oltre 700 militari russi uccisi ieri'
La Russia ha perso nell’ultimo giorno 720 uomini, facendo salire a 169.890 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 169.890 uomini, 3.580 carri armati, 6.887 mezzi corazzati, 2.623 sistemi d'artiglieria, 520 lanciarazzi multipli, 276 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 305 aerei, 291 elicotteri, 5.483 autoveicoli, 18 unità navali e 2.214 droni.