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Di una cosa possiamo star certi: c’è del metodo nella sua follia.
In vent’anni e oltre ne ha dette e combinate più di Bertoldo, per la gioia dei giornalisti e di chi, inerme, ascoltava alla tv le sue pirotecniche sortite.
Eppure, stavolta è riuscito a superare i consueti standard di eccentricità.
Erano già pronti, i suoi infidi successori nel partito, a garantirgli una serena vecchiaia nelle panchine di Gemonio
Ma l’erede di Alberto da Giussano non ci sta: spariglia le carte, si candida nuovamente alla segreteria della Lega Nord
I “delfini” fingono approvazione, fanno la faccia buona dando a intendere che non vedevano l’ora di ritrovare il vecchio leone gareggiante nell’arena.
Ma è tutta una farsa mal recitata: il capostipite ha deciso di scrivere un nuovo capitolo nel romanzo della sua vita mentre loro si auguravano che riponesse , una volta per tutte, carta penna e calamaio.
Che titolo potrebbe avere il romanzo della vita di Bossi?
Nella speranza che gli eredi di Ariosto non abbiano blindato il copyright, potremmo prendere a prestito l’incipit dell’Orlando: Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori
Le donne per lui sono una costante biografica: una di esse (le cui iniziali sono L.C.) pare sia la responsabile del “coccolone” nel 2004, che rischiava di portarlo subito all’altro mondo.
Il Cavaliere è da sempre l’alleato più prezioso. Tra un litigio e un abbraccio festoso in canottiera, la coppia non è mai scoppiata. Questione di feeling, come diceva una bella canzone.
Le armi. C’era chi, ai tempi del massimo fulgore, era disposto a tirar fuori i fucili pur di raggiungere l’agognato traguardo dell’indipendenza padana.
Gli amori. Tanti, in un’esistenza ribollente di passioni. Ma il più grande di tutti, l’attrazione fatale che ti rapisce il cuore e ti domina per sempre, è per il partito. Il suo partito. Lo ha visto nascere, l’ha accudito con mille premure finché –solo grazie al suo indiscutibile carisma- ha straripato alle elezioni per parecchi lustri.
Dopo gli allori, il più grave degli smacchi: i figli –Maroni, Salvini e Tosi, a cui ha voluto sinceramente bene- sono tentati di commettere il parricidio.
Prima o poi passeranno alle maniere forti. Lo condanneranno a morte, e lui accetterà. Ma alle sue condizioni. Sulla falsariga del contadino Bertoldo, gli domanderanno in quale albero desidera