Un vero e proprio dramma annunciato quello che ha avuto come vittime Jonathan Gerrish, sua moglie Ellen Chung, la loro figlia di un anno Aurelia e il cane Oski. Quando furono ritrovati il giorno dopo la loro morte, avvenuta il 15 agosto 2021, grazie all’allarme della baby sitter che non li aveva visti rientrare, erano state avanzate diverse ipotesi. Ora, grazie alla documentazione dei loro smartphone, si scopre la verità.

Dopo diversi mesi in cui le foto, le telefonate e gli sms mai partiti per mancanza di campo, erano sotto indagine da parte della polizia californiana di Mariposa, si scopre che la famiglia è morta per caldo e disidratazione, perchè il 15 agosto scorso si era addentrata con soli due litri e mezzo di acqua in un sentiero del deserto della Sierra Nevada, tutto esposto al sole e senza vegetazione.

Eliminata l’ipotesi di un fulmine e della violenza fisica, si era pensato quindi al gas tossico di una miniera abbandonata, all’acqua contaminata da alghe altrettanto tossiche di un fiume vicino, al suicidio, all’uso di alcol o droghe. Poi a ottobre scorso la conclusione preliminare: caldo eccessivo e probabile disidratazione.

Ma solo con i dati estratti dal cellulare gli investigatori hanno potuto ricreare il tragitto percorso dalla famiglia, i tempi dei loro spostamenti e le disperate e purtroppo inutili richieste d’aiuto quando la coppia aveva realizzato di essere finita in una trappola inoltrandosi troppo nel ‘Savage Lundy Trail’. Video, foto di paesaggi e i selfie documentano le prime ore spensierate lungo il sentiero e poi la tragedia:

7.44: breve video all’inizio del sentiero
8.00: foto del sentiero
9.00: foto del fiume
9.35: foto del fiume e di loro insieme
10.00: selfie della famiglia
10.16: altro selfie familiare
10.29: foto di un torrente
11.56: invio di un sms: “…puoi aiutarci. Siamo sul Savage Lundy Trail diretti verso Hites trail. No acqua. Molto calore, con la bambina”. Ma il messaggio non parte, non c’è ricezione.
12.09: tentativo di chiamata.
12.25: foto del posto dove si trovano (forse voleva mandarlo con un sms per dare posizione)
12.35: altro tentativo di telefonare
12.36: due tentativi di chiamata sempre verso numeri non collegati al 911 

Come si può vedere, la temperatura iniziale di 24 gradi è salita velocemente sino a 43 gradi lungo un percorso in salita di quasi 7 km, con un dislivello di 600 metri, senza alcuna ombra di vegetazione. Cinque i tentativi di chiamata, ma non verso il numero di emergenza 911, nel giro di 27 minuti, poco dopo mezzogiorno, e uno per un sms non arrivato a destinazione per mancanza di campo.