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Passatempo ma non solo: il gioco d’azzardo spopola, in Italia e nel mondo. E ad ogni latitudine c’è una preferenza: qualcuno ama il betting, qualche altro le slot machine. Altri ancora il poker o i bingo. Il gioco, insomma, è bello perché vario. Una ricerca di H2 Gambling Capital poi ha svelato quali sono i paesi con la più alta spesa pro capite nel mondo del gambling. La lista prevede anche delle sorprese. Una di queste per esempio è la Spagna: il gioco è legale, ma casinò e slot soccombono di fronte al betting. Il calcio è sport nazionale tra Madrid e Barcellona, insomma.
La Grecia registra numeri più alti su casinò e slot, ma qui trionfano le lotterie nazionali: in Spagna si spendono 30 mila dollari l’anno, in Grecia 20.000. In Norvegia, invece, 448 dollari a testa su scommesse e casinò soprattutto. A fronte di un reddito medio di 80.000 dollari annui, spiccano le leggi restrittive sul gambling: solo due operatori offrono gioco d’azzardo in Norvegia. Situazione simile ad Hong Kong, dove il gioco è quasi del tutto proibito: solo un operatore accetta scommesse ed organizza lotterie. Qui la spesa media annua è di 500 dollari pro capite. Anche l’Italia in classifica: 517 dollari l’anno, l’1,5% del reddito pro capite spesi in casinò, poker, betting, gratta&vinci. Si gioca ovunque in Penisola e sulle Isole: in Sardegna la spesa pro capite è di 1150 euro circa, al di sotto di una media nazionale di 1500.
Il mercato dell’online viaggia alla grande, mentre la spesa media confrontata al reddito pro capite è più elevata rispetto agli altri Paesi. In Norvegia, ad esempio, si spende lo 0,5% del reddito. I finlandesi spendono circa 533 euro (1,1%), in particolar modo giocano gli over 65. In Canada scommettono tre cittadini su 4: si spendono 568 dollari a testa (1,2%). Il podio finale è composto da Irlanda, Singapore ed Australia. La realtà irlandese è la prima in Europa, con un reddito annuo di 78.000 dollari e 588 dollari spesi sul gioco, in particolare sulle corse dei cani e sui casinò. A Singapore invece si spendono 1174 dollari annui, l’1,6% del reddito pro capite. In Australia invece trionfano le slot machine, le scommesse e i casinò. Con una spesa altissima: a fronte di un reddito medio di 55mila dollari l’anno, l’australiano medio spende 1288 dollari in gioco, il 2,4% del totale. Un dettaglio da non trascurare è che in Australia le vincite non vengono tassate.