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Roma, 9 nov. (Adnkronos Salute) - Per il 76% degli italiani, i vaccini sono uno strumento efficace per contrastare le malattie infettive. Ma il quadro è molto diversificato a livello regionale: al nord, in primis Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, la pensa così oltre l'80%. Dopo il Covid-19, invece, il livello di fiducia è diminuito soprattutto nelle regioni del sud: in Basilicata, Sicilia e Campania la percentuale di cittadini per cui la fiducia è diminuita supera il 20%; al lato opposto la Lombardia, in cui la fiducia è cresciuta del 19%. Questi i dati della survey realizzata nei mesi scorsi su 2.500 persone da The European House-Ambrosetti, in collaborazione con Swg, illustrati nel corso dell'evento dal titolo 'Vaccinazione Covid e le altre vaccinazioni dell'adulto: governance, comunicazione e prossimità', realizzato da The European House-Ambrosetti con il contributo non condizionante di Pfizer all'Istituto Luigi Sturzo.
"Un altro dato importante della survey riguarda il contrasto dell'esitazione vaccinale - ha sottolineato Daniela Bianco, partner e responsabile Area Healthcare di The European House-Ambrosetti - In tutte le Regioni i primi due strumenti di contrasto dell'esitazione vaccinale ritenuti più importanti sono un'informazione più dettagliata da parte del ministero della Salute e delle Asl e un maggior dialogo con il proprio medico e farmacista di fiducia".
"Il nuovo Piano vaccinale pone una serie di sfide sul piano dell'organizzazione e della comunicazione ai cittadini - ha spiegato Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute - Proprio la volontà di voler trovare risposte adeguate, ha spinto la mia direzione ad attivare una Conferenza di lavoro che nasce proprio con queste finalità. Proponendo un'offerta vaccinale di prossimità, coinvolgendo tutti gli attori dell'ecosistema salute, e fornendo informazioni chiare e univoche, mi piacerebbe che i cittadini non nutrissero più alcun dubbio sull'efficacia e la sicurezza di questo strumento di prevenzione e che la vaccinazione fosse riconosciutala come strumento di tutela della propria della persona e della collettività". Tra gli obiettivi del nuovo Piano di prevenzione vaccinale rientra anche la promozione nei professionisti sanitari della cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.