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Il mondo dei movimenti ostili ai vaccini continua a far valere la propria libertà di scelta. Senza possibilità di appello. Sono migliaia, appartengono un po' a tutte le classi sociali e hanno scatenato una battaglia, senza esclusione di colpi, contro l’obbligo vaccinale.
Insomma, chi sono veramente i no vax?
Ci sono quelli dell’ “innesto bestiale” ( Leone XII definì così il vaccino antivaiolo nel 1824) quelli dei complotti, dei piani nascosti per la diminuzione della popolazione globale o di strane congiure da parte di Big Pharma e Bill Gates. Ci sono anche quelli delle manifestazioni violente, “basta con la dittatura!” che arrivano a compiere azioni feroci anche con armi, passando in automatico dalla parte del torto.
Eppure non sono tutti “complottisti”, alcuni non si definiscono neanche “anti-vaccinisti” ma rivendicano, semplicemente, il diritto di scegliere se ricevere o no il farmaco.
Molti non si ritengono abbastanza informati e documentati per affrontare la somministrazione, altri con patologie rilevanti hanno paura di eventuali reazioni avverse, altri ancora sono solo indecisi e spaventati. Ci sono quindi anche quelli del: “non mi convince, vorrei aspettare per capire meglio”
Le ragioni che portano le persone indecise a non vaccinarsi vanno analizzate, soprattutto per identificare una tecnica comunicativa che possa risolvere dubbi e incertezze. Per fare un esempio: il sistema di informazioni ai tempi della sospensione del vaccino AstraZeneca da parte della Germania (seguita poi dall’Italia e da altri paesi europei) ha scatenato una comprensibile paura che ha impedito a gran parte della popolazione di sottoporsi al vaccino anglo svedese.
L’allarmismo dei mass media di quel periodo ha, giocoforza, influenzato le scelte di milioni di italiani e non solo che, lontani dall’essere complottisti, hanno deciso di aspettare e vederci un po' più chiaro. Le informazioni confuse e allarmistiche della prima fase della campagna vaccinale hanno, dunque, generato una parte di cittadini silenziosi e diffidenti che non hanno mai parlato di svastiche o di stelle di David, ma hanno avuto PAURA, la stessa provata anche dai si vax.
La diffidenza, la disinformazione e la mancanza di fiducia legata alla preoccupazione degli effetti collaterali, in questo caso, superano di gran lunga le tesi complottistiche. Se vogliamo parlare di percentuali : solo il 25% sostiene di non voler fare il vaccino perché non si fida dei medici e degli scienziati e l’8% perché dice che il covid non esiste. Le convinzioni radicalizzate e pericolose rappresentano, fortunatamente, solo una parte del popolo dei no vax . La stragrande maggioranza di chi è ancora indeciso, probabilmente, ha solo bisogno di un’ informazione più efficace che mitigherebbe, di gran lunga, atteggiamenti sospettosi e ostili sui vaccini.