La somministrazione del vaccino AstraZeneca prevede quale elemento "imprescindibile" per la decisione di procedere alla vaccinazione da parte del personale sanitario "la verifica dello stato di salute o la presenza di patologie anche in occasione della seconda somministrazione": per questo "è necessaria una verifica da parte del personale sanitario preposto alla vaccinazione in merito ad eventuali modificazioni dello stato di salute intercorse dopo la somministrazione della prima dose, ivi compresi eventuali reazioni avverse o effetti collaterali, da annotarsi nella scheda anamnestica".

Lo suggerisce la circolare del ministero della Salute 'Aggiornamento vaccini disponibili contro Sars-Cov-2/Covid-19 e chiarimenti sul consenso informato', firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.

Per quanto riguarda il consenso informato "va sottoscritto in occasione della somministrazione della prima dose" ed "è valido per tutto il ciclo vaccinale, comprensivo di prima e seconda dose. Non è quindi necessario compilare nuovamente il modulo di consenso all'atto della seconda dose vaccinale", evidenzia la circolare.