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Da alcune settimane l’Oms ha annunciato la comparsa della nuova variante Omicron. Scoperta dai ricercatori in Sud Africa, si sta diffondendo più velocemente rispetto a tutte le altre varianti e coinvolge adulti e bambini allo stesso modo.
L’Omicron ha destato molta preoccupazione soprattutto per l’alta contagiosità in un breve periodo di tempo e per il fatto che la vaccinazione pediatrica è ancora insufficiente.
Uno dei due pediatri di famiglia dei dieci comuni del basso Sulcis, il Dottor Antonio Pala, si dichiara preoccupato per la situazione attuale: “I genitori sono spaventati dall’alta contagiosità di questa nuova variante. Le nuove disposizione del MIUR prevedono che gli alunni con tosse o semplice lacrimazione vengano allontanati da scuola e invitati a stare a casa. Si genera un panico incontrollato che porta le famiglie a temere di più il contagio da Omicron. Certo, si tratta di un ceppo più contagioso, ma sicuramente meno invasivo rispetto alla variante Delta”.
Meno invasivo?
“I dati emersi fino ad oggi (State of Health in the EU Italia Profilo della Sanità 2021) dimostrano che la variante omicron sta dando meno complicanze a livello polmonare di tutte le alte varianti e sembrerebbe interessare, fondamentalmente, le alte vie aeree. Il mancato interessamento polmonare potrebbe essere dovuto alle vaccinazioni. L’immunità prodotta dai vaccini sembrerebbe proteggere dai danni polmonari provocati dai precedenti Sars-Cov 2. I numeri dei ricoverati in terapia intensiva è inferiore, tuttavia vista la velocità con cui sta viaggiando questa variante potrebbe, comunque, portare un notevole numero di casi che rischia di sopraffare gli ospedali”.
Quindi lei consiglia la vaccinazione anche ai bambini dai 5 agli 11 anni?
"Purtroppo la maggior parte dei ricoveri in area pediatrica riguarda pazienti non vaccinati."
Quali sono i danni post covid nei bambini che, maggiormente, la preoccupano?
"Sicuramente il long covid pediatrico (complicanze d’organo a livello cardiaco, renale e epatico) è una condizione che potrebbe ipotecare la salute dei bambini negli anni a venire; sindromi simil vasculitiche e la Mis-C (sindrome multi sistemica)."
I genitori hanno molti dubbi per la vaccinazione dei propri figli?
"Attualmente ci sono genitori favorevoli per i figli che hanno più di 12 anni e genitori che nutrono molte preoccupazioni per i bambini fra i 5 e gli 11 anni."
Perche?
"Gli studi pubblicati relativi agli effetti del vaccino sulla popolazione pediatrica 12-18 anni sono molto più numerosi rispetto a quelli per la fascia di età 5-11 anni, è normale che un genitore si senta più rassicurato se la scienza è in grado di dare più sicurezze."