Il Consiglio regionale ha dato il via libera al disegno di legge della giunta Todde di assestamento di Bilancio: muove circa 250 milioni per il 2024 e 300 per il triennio 24-27. Il provvedimento assegna le risorse a disposizione immediatamente per rimodulare finanziamenti in tutti i settori.

La fetta più consistente, anche alla luce degli emendamenti e delle modifiche che nella settimana di discussione hanno consentito di aumentare il tesoretto a disposizione da 190 a 250 milioni per l'anno in corso, resta destinata a personale, sanità e trasporti.

Su sanità e politiche sociali gli interventi principali hanno riguardato gli oltre 5 milioni di euro per l'acquisto di prestazioni sanitarie e ospedaliere dai privati accreditati così da abbattere le liste d'attesa, oltre a misure per l'assistenza domiciliare e la salute mentale. E poi la siccità con circa 20 milioni di euro e 30 all'agricoltura, sempre per affrontare l'emergenza che sta mettendo in ginocchio le campagne sarde.

"E' una manovra tempestiva, che tiene conto delle emergenze e che dà risposte ai sardi, siamo molto soddisfatti perché l'obiettivo di poter immettere nel sistema economico della Sardegna queste risorse prima della pausa estiva è stato raggiunto - ha commentato al termine dei lavori il vice presidente della Giunta e assessore della Programmazione Giuseppe Meloni -. Era importante, non volevamo attendere ottobre perché ritenevamo che ci fossero delle emergenze da aggredire, lo stiamo facendo e siamo molto soddisfatti del lavoro che è stato fatto anche in Consiglio".

Nel pacchetto ci sono anche 30 milioni per la "riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore dei trasporti aerei e per la realizzazione dei necessari investimenti", in pratica per dare la possibilità alla Regione di acquistare delle quote della futura holding che gestirà i tre aeroporti sardi. Fondi contestati dall'opposizione che chiedeva chiarezza sulla loro destinazione, ma Meloni ha spiegato che sono necessari perché "l'operazione potrebbe sbloccarsi nel giro di poco tempo e noi dobbiamo essere pronti".

Resta un avanzo di amministrazione di 530 milioni di euro, ma le risorse non potranno essere utilizzate prima del giudizio di parifica della Corte dei Conti. "Ci siamo portati avanti con le risorse già disponibili che potevamo subito spendere e utilizzare, poi a ottobre - chiarisce l'assessore della Programmazione - penseremo ad impegnare le altre risorse, per evitare che restino in cassa".