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Francesco Renga è nato a Udine il 12 giugno 1968 con la sorella gemella Paola. Ad accoglierli oltre ai genitori, anche il fratello Stefano, di otto anni più grande.
Nato in Friuli per puro caso visto che il padre, maresciallo della Guardia di Finanza, all’epoca prestava servizio ai valichi dell’ex Jugoslavia.
Poi, i Renga si sono trasferiti a Brescia dove Francesco è cresciuto ma con il cuore anche orientato verso la Sardegna, regione di provenienza del papà, originario di Tula.
Francesco cresce dimostrando attitudine per lo studio, la lettura e il disegno, ma soprattutto per la musica e il canto seguendo il fratello maggiore che si esibiva nei locali della città lombarda con gli amici. La sua carriera prende il via a 15 anni quando al Liceo Scientifico Carini assieme ad amici costituisce il gruppo “Modus Vivendi” .
Il primo concorso che lo vede protagonista è quello fra band bresciane denominato "Deskomusic". Renga ha già un'ottima presenza scenica e a quel concorso è iscritto anche un altro gruppo destinato a segnare la biografia di Renga, gli allora sconosciuti “Precious Time”, poi diventati “Timoria”. Fra la giovane band lombarda e il cantante in erba scocca il feeling, e Francesco entra nella loro formazione. I Timoria fanno subito tendenza ed in un breve lasso di tempo si trovano a calcare i palcoscenici di vari paesi dell'Europa, lanciati anche dalla partecipazione fra i Giovani del Festival di Sanremo 1991 dove vincono il Premio della Critica col brano “L’uomo che ride”. Alla fine del 1998 Francesco lascia la band, in seguito ad un litigio con Omar Pedrini.
E’ del 2000 il suo ritorno sulle scene da solista, con l’album che porta il suo nome. Un album che, a sentire le parole dello stesso Renga, non rivela ancora del tutto le sue potenzialità. Renga si impone da solista l'anno dopo in seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo 2001 fra i Giovani con “Raccontami”, che gli vale il Premio della Critica. “Tracce”, il disco della definitiva affermazione, esce nel 2002 contemporaneamente alla sua prima partecipazione a Sanremo in veste di Big, con “Tracce di te”. E proprio su questo brano ci soffermiamo, perché la canzone è dedicata alla mamma defunta e al ricordo di Sardegna. Un tentativo quello di Francesco di esorcizzare il dolore della morte, pur con la paura di perdere il ricordo della persona amata. “La malattia di mia mamma è durata tre anni: è morta qualche mese prima del mio diciannovesimo compleanno. Anni in cui, di certo, la qualità della sua vita è peggiorata; ma lei non ha mai vissuto momenti drammatici, se non nell'ultimo periodo che è stato molto difficile. Lei cercava di proteggerci e di tener lontani dalla sofferenza mia sorella gemella, mio fratello maggiore, mio padre che non si era mai occupato delle questioni domestiche. Cercava di sdrammatizzare, ma soffriva: non tollerava di non avere più forze per seguire la casa, non accettava di essere in disordine e quando andava in ospedale per una terapia, o per un semplice controllo, doveva essere perfetta, con i capelli e con i vestiti. Quei capelli bellissimi, neri e crespi come i miei, che la chemioterapia le aveva rubato ... No, non ci si può abituare al dolore, ma si cerca di isolarlo, per poter continuare a vivere.”
Successivamente dopo due anni di pausa Renga pubblica nel 2004 il suo terzo album di inediti “Camere con vista” e racchiude alcuni singoli che hanno avuto un discreto successo. Un altro successo è rappresentato da “Angelo”, canzone con la quale nel 2005 ha vinto la 55esima edizione del Festival di Sanremo. Nel 2007 viene pubblicato “Ferro e cartone”, quarto alb