Una palazzina che ospitava la casa accoglienza della società Ospita nella zona industriale di San Lorenzo Nuovo, in provincia di Viterbo, è stata completamente distrutta da un'esplosione avvenuta durante la scorsa notte, verso l'una e le 30 persone che si trovavano alloggiate nei mini appartamenti al suo interno, richiedenti asilo, soprattutto uomini ma anche donne senza bambini, sono tutti rimasti feriti.

L'edificio è collassato su se stesso e uno degli ospiti è stato trasportato in elicottero a Roma, dove si trova ricoverato in coma e intubato.

Distrutte anche la falegnameria e l'azienda vinicola che adiacenti alla struttura. Sul posto tre elicotteri del 118 hanno trasportato i feriti negli ospedali di Viterbo, Montefiascone, Siena e Roma. Presenti anche varie unità di Vigili del fuoco da Viterbo e Tarquinia.

Ancora non sono chiare le cause che hanno innescato l'esplosione. Il prefetto di Viterbo Antonio Cananà ha convocato per oggi pomeriggio una riunione d'emergenza per fare chiarezza sull'accaduto.

"All'interno della struttura non esistevano impianti a gas - hanno spiegato gli amministratori di 'Ospita' - sia per il riscaldamento che per l'uso cucina, dovremo appurare le origini dell'esplosione, noi ci riteniamo parte lesa."

I pm di Viterbo, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno aperto un fascicolo di indagine in relazione all'esplosione che ha causato il crollo di una palazzina a San Lorenzo Nuovo che ospitava migranti. Al momento i magistrati procedono per il reato di disastro colposo. Il pm di turno ha effettuato un sopralluogo.