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Roma, 13 gen. (Adnkronos) - Da qualche giorno in Italia si registra una vera e propria psicosi di massa sui servizi di messaggistica per smartphone, dopo l’avviso diffuso da WhatsApp ai propri utenti circa le nuove condizioni contrattuali e i termini di servizio dell’applicazione. Lo denuncia oggi Consumerismo No Profit, associazione di consumatori specializzata in tecnologia, che sta registrando una fuga di massa degli utenti verso app di messaggistica alternative, come Telegram o Signal.
"L’ultima comunicazione diffusa da Whataspp ha creato molta confusione in merito alla gestione della privacy degli utenti – spiega Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo - Di certo l’azienda ha peccato di poca trasparenza sul passaggio in cui si precisa ai clienti che tutte le loro informazioni sono condivise con Facebook per garantirne protezione, sicurezza ed integrità sulla base del legittimo interesse e non per scopi di profilazione e pubblicitari propri del social statunitense, perché ciò richiederebbe l’accordo con la Irish Data Protection Commission e le altre Autorità europee per la protezione dei dati”.