E' stato presentato questa mattina a Cagliari “Musica sulle Bocche”, il festival jazz nato sulle Bocche di Bonifacio nel 2001, che si svolgerà a Santa Teresa Gallura da giovedì 31 agosto a domenica 3 settembre.

Tra le numerosissime rassegne dedicate in Italia alla musica afroamericana, Musica sulle Bocche si è caratterizzata fin dalle prime edizioni per il legame tra musica e paesaggio e per le scelte artistiche, oltre che di altissima qualità, anche innovative. Un festival sempre più rivolto ad un pubblico giovane, quello diretto da Enzo Favata, che ha portato nei paesaggi straordinari di Santa Teresa Gallura non solo numerose star internazionali (Michael Nyman, Egberto Gismondi, Tomasz Stanko, Tim Berne, Chico Freeman e tanti altri), ma anche giovani talenti del jazz e delle musiche di innovazione.  

Lo scenario naturale della Gallura e la programmazione dei concerti in ore inusuali come il tramonto e l’alba hanno creato intorno al festival Musica sulle Bocche un immaginario potentissimo. Le immagini video e fotografiche sui social fanno il giro del mondo e gli scatti dei fotografi ufficiali sono selezionati per mostre e campagne internazionali. Lo scorso anno una instant clip girata al termine del concerto al tramonto nella Valle della Luna ha raggiunto in poche ore oltre 100.000 visualizzazioni, trainando la pagina facebook che ha registrato nell’arco di un mese oltre 1 milione e 500 mila visualizzazioni. Sempre i dati dai social confermano il trend già registrato negli anni scorsi di un aumento progressivo degli spettatori compresi nella fascia 18-24 anni, e anche l’interesse di un numero sempre maggiore di giovanissimi. Risultato non casuale di una strategia pensata e percorsa negli anni dall’organizzazione del Festival, per avvicinare il pubblico dei più giovani alla musica jazz e all’ascolto di musiche non omologate al mercato.

L’edizione 2017 si colloca in una linea di continuità con gli anni precedenti e presenta grandi nomi dell’attuale scena jazz mondiale, della musica elettronica e della sperimentazione, con intersezioni verso la musica popolare del mondo e della Sardegna. Un programma molto intenso e variegato, la cui linea guida è quella sempre suggerita dal festival: la curiosità, l’apertura all’ascolto di musiche sempre diverse, senza pregiudizi e senza timori. Per questo, oltre all’offerta prettamente musicale, il festival si apre ad altri linguaggi artistici: la fotografia, le arti digitali (visual art/digital painting), il graphic design a l’arte visiva in generale saranno ben rappresentati anche in questa edizione.

Il programma dei concerti per l’edizione 2017 presenta alcuni dei più noti rappresentanti della scena jazz contemporanea, come il pianista polacco Marcin Wasilewski con il suo trio (1 settembre) e il francese Thomas de Pourquery con il gruppo Supersonic e la musica cosmica ispirata a Sun Ra (31 agosto).  Il jazz italiano, ma di prestigio anch’esso internazionale, è rappresentato da due nomi appartenenti a generazioni diverse: Filippo Vignato (miglior talento nel concorso di Musica Jazz 2016), in trio con altri giovani nomi della nuova scena europea;  Roberto Ottaviano, decano dei sassofonisti italiani che porta al Festival due suoi progetti, uno dei quali è un omaggio a Philip Glass, il compositore contemporaneo di cui quest’anno si celebrano in tutto il mondo gli 80 anni. Roberto Ottaviano al sax soprano guiderà il “Sonic Hologram Sax Quartet” del Conservatorio di Bari nel concerto che interpreta le composizioni del compositore statunitense nell’evento speciale del concerto all’alba sulla spiaggia di Rena Bianca (3 settembre). Roberto Ottaviano sarà presente al festival con un altro progetto, &