Volano gli stracci a Ozieri, dove si è registrata un’improvvisa frattura fra il gruppo Ozieri Città Futura e la coalizione Ozieri Civica, che sostiene la ricandidatura del sindaco uscente Marco Murgia. L’associazione guidata da Elio Langiu, 56 anni, comandante del Distaccamento cittadino dei Vigili del fuoco, è entrata in contrasto con lo stesso Murgia finendo per essere esclusa dalla squadra che correrà per le elezioni amministrative del prossimo 12 giugno.

Dopo le interviste ai candidati sindaco Murgia (LEGGI QUI) e Peralta (LEGGI QUI) dei giorni scorsi, Elio Langiu, già in passato assessore comunale e presidente del Consiglio provinciale sassarese, racconta la sua versione dei fatti a Sardegna Live.

 

Avevate sposato il progetto di Marco Murgia camminando insieme per un percorso comune, poi la rottura. Un fulmine a ciel sereno o un progressivo deterioramento dei rapporti?

Assolutamente un fulmine a ciel sereno. Noi, come Ozieri Città Futura, siamo stati i primi (fin da dicembre) a stringere un accordo politico con Marco Murgia, favorendo la nascita della coalizione che lo sostiene. Siamo stati determinanti nel far sì che ci fosse l’ingresso delle altre forze politiche (Riformatori, Forza Italia e Lega). È evidente che Murgia, resosi conto del fatto che Ozieri Città Futura, con i suoi due candidati, aveva serie possibilità di essere una forza importante in una eventuale nuova composizione del Consiglio comunale, ha pensato di far fuori uno dei nostri ritenendo che il sottoscritto e il gruppo sarebbero rimasti comunque all’interno della coalizione. Così non è stato perché noi non siamo abituati a sacrificare le persone come fossero carne da macello. Per noi viene prima la persona e poi il resto.

Per quale motivo, facendo parte della stessa coalizione, il candidato sindaco non avrebbe avuto interesse che voi otteneste un buon risultato elettorale?

Perché avevano pensato prima di mantenersi il malloppo elettorale in casa loro. I nostri candidati erano Carmen Farina e Giovanni Carta. Carmen Farina, nonostante l’accaduto e non capendo lo spirito della nostra associazione, ha scelto di rimanere con la coalizione di Murgia. Una scelta per noi non condivisibile. Il punto di rottura è stata l’esclusione dalla lista dei candidati del secondo nostro rappresentante, Giovanni Carta. Un ragazzo stimato e professionalmente autonomo e valido, che non aveva alcun interesse personale nell’aderire al progetto di Ozieri Civica se non quello di contribuire in maniera fattiva a un progetto politico che, sia chiaro, non rinneghiamo. Ovviamente, a questo punto, non condividiamo la figura del capofila. Un sindaco, Marco Murgia, deludente dal punto di vista amministrativo negli ultimi cinque anni.

Lo dice ora…

Guardi, noi abbiamo avuto serie difficoltà ad entrare nelle case. Parlavamo di una Giunta che non ha brillato, usando un eufemismo. Dopo di che ci toccava difendere Murgia, ovviamente, e lo facevamo con i ragionamenti politici relativi a un progetto che, ripeto, riteniamo tuttora valido. Così riuscivamo a fare breccia e creare consenso verso i nostri candidati.

Ho l’impressione che viva questa vicenda molto sul personale. Eppure non era candidato in prima persona…

Il problema è che c’erano già degli accordi non scritti ma detti fra persone serie, e il sindaco non si è dimostrato serio. Secondo quanto stabilito, un iscritto al gruppo Ozieri Città Futura (non voglio far riferimento necessariamente a me) avrebbe avuto un ruolo nella Giunta.

In sostanza vi era stato promesso un assessorato?

Assolutamente sì. Non solo era stato promesso, ma nello stesso giorno in cui il sindaco mi ha comunicato l’esclusione di Giovanni Carta, a tre giorni dalla chiusura delle liste, mi ha confermato l’assessorato. Però, siccome non sacrifico le persone e bado alla serietà degli accordi, ho preferito che il nostro gruppo fuoriuscisse dalla coalizione. Per questo non condividiamo affatto la scelta di Carmen Farina di rimanere ugualmente al fianco di un candidato sindaco inaffidabile. Quando parlo di un potenziale assessorato per noi sono consapevole del fatto che l’affidamento di un incarico del genere andava guadagnato sul campo. Ma sono certissimo che i nostri candidati avrebbero conseguito un ottimo risultato elettorale.

Era stato indicato anche il nome di un eventuale assessore?

Assolutamente sì, sarebbe stato un personaggio di spicco di Ozieri Città Futura.

Ad esempio lei?

Non ci sono solo io. Siamo quasi cento iscritti, perciò si poteva pescare da un bel gruppo.

Siete stati voi a fare un passo indietro o è stato il sindaco a chiedervi di abbandonare la coalizione?

Murgia ha creato le condizioni perché rimanessimo esclusi. Quando il nostro candidato è stato fatto fuori abbiamo detto che mai avremmo abbandonato le persone che avevano condiviso con noi un percorso di anni. Abbiamo preso atto della scelta informando il candidato sindaco che non saremmo stati a quel gioco a massacro. In una successiva riunione Murgia ha informato la coalizione della nostra esclusione ricordando, testuali parole, di averci offerto “una soluzione compromissoria per rimanere in coalizione”, riferendosi all’assessorato.

La coalizione come ha reagito?

Al di fuori di un indipendente che fa parte di Ozieri Civica, la coalizione ha preso atto dell’accaduto senza esprimere alcuna solidarietà. Mi sarei aspettato qualcosa in più. È evidente che gli interessi vengono prima dei rapporti umani in questo caso.

Da parte della città che sensazioni ha registrato?

La città era a conoscenza di queste dinamiche e del fatto che la nostra associazione rappresentasse un pezzo importante dello scacchiere. Gli ozieresi hanno disconosciuto assolutamente l’aspetto personale dell’atteggiamento del sindaco che è stato prevaricatorio e vessatorio nei nostri confronti e in favore di un candidato del Pd che ha sostituito Carta. A liste presentate, infatti, è stato chiarissimo il gioco.

Che ruolo avrete in questa campagna elettorale?

Il nostro percorso come movimento politico non finisce qui. Avremo un ruolo di attenzione rispetto agli avvenimenti di questi giorni, dopo di che valuteremo tutto. Abbiamo una consapevolezza: se prima Marco Murgia era criticabile sotto l’aspetto amministrativo, ora ha toccato il fondo anche sotto l’aspetto personale. Per quanto riguarda l’altra parte in campo, rappresentata dallo sfidante Peralta, loro si sono esclusi dall’inizio facendo a meno di tutto quel centrodestra che è andato appresso a Murgia. Dopo quindici anni di amministrazione del centrosinistra era la volta buona per fare altre scelte. Il centrodestra unito sarebbe stata una risposta importante. E' andata diversamente. Ho condiviso il progetto del patto allargato rappresentato da Murgia, mi duole che il sindaco non sia la migliore soluzione per Ozieri. È un candidato portatore di interessi e non certo quelli della città.

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