“I dati relativi all’emergenza idrica emersi in questi giorni (monitoraggio mensile della siccità a cura dell’Autorità di bacino e bollettino invasi del Distretto idrografico) confermano la gravità della situazione in Sardegna. Ciò nonostante, seppure sia trascorso quasi un mese dalle strumentali accuse della presidente Todde al Governo nazionale, la Giunta regionale non ha ancora deliberato la dichiarazione dello ‘stato di calamità naturale’. Atto necessario per consentire alle imprese agricole sarde, che hanno subito perdite nella produzione, di accedere agli indennizzi, sia nazionali che regionali”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, è tornato sul tema della crisi idrica.


“La presidente Todde ci ha abituato a provvedimenti e dichiarazioni spot per nascondere l'inefficienza della sua Giunta – ha aggiunto Truzzu – Anche su questo tema, oltre allo sconsiderato scaricabile sul Governo Meloni e all'approvazione di una semplice dichiarazione dello 'stato di emergenza regionale per il deficit idrico', peraltro un mese dopo l'approvazione in Consiglio regionale dell'ordine del giorno presentato dalla Minoranza, assistiamo a un nulla di fatto. Bisogna affrontare con tempismo e competenza il problema della crisi idrica che investe e danneggia l'intero mondo agricolo isolano. Considerate le non ottimistiche previsioni per l’autunno, è necessaria una decisione politica, perché la litania dei ‘paraventi burocratici’ non consente alla nostra agricoltura di sopravvivere e rischia di compromettere l’intero sistema”.

“Un invito alla presidente Todde, sempre molto presente nei media nazionali: meno protagonismo finalizzato alla creazione di una ribalta personale e più sensibilità, rapidità ed efficienza nella risoluzione dei problemi dei sardi”, ha concluso il capogruppo di FdI.