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Durante il 2022, la cifra di bambini sotto i 5 anni e di ragazzi e ragazze tra i 5 e i 19 anni in sovrappeso ha raggiunto i 427 milioni a livello globale, con 37 milioni di questi casi registrati nel mondo. Tra questi, circa 500mila si trovano nel sud Europa. Nel 2023, in Italia, il 28,8% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è stato identificato come sovrappeso o affetto da obesità. Le regioni meridionali come la Campania (43,2%), il Molise (37,8%) e la Calabria (37,8%) presentano i tassi più elevati, mentre le Province Autonome di Bolzano (15,3%), Trento (16,5%) e la Valle d'Aosta (19,5%) mostrano percentuali inferiori. A livello europeo, l'Italia si posiziona al quarto posto per la presenza di sovrappeso e obesità nei minori di 19 anni, con una percentuale del 36% per le ragazze e del 43% per i ragazzi. Il rapporto 'Il peso è giusto?', pubblicato dall'Unicef con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) in occasione della Giornata mondiale dell'Obesità del 4 marzo, fornisce queste statistiche, evidenziando che Cipro è il paese con i tassi più elevati, seguito dalla Grecia.
"Sovrappeso e obesità - ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell'Unicef Italia - rappresentano nuove e crescenti minacce per la salute dei bambini e delle bambine; malnutrizione non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano. Con la facile accessibilità di cibi poco sani e a basso costo, i bambini e le bambine - soprattutto quelli in condizioni di povertà - non ricevono la dieta nutriente di cui hanno bisogno per una crescita sana".
Nei Paesi a reddito alto e medio-alto, risiede il 31% di tutti i bambini sotto i 5 anni nel mondo, ma sono il 48% di coloro affetti da sovrappeso. In Europa meridionale nel 2022, circa 500.000 bambini erano in sovrappeso. In Italia, un rapporto del 2023 dell'Istituto Superiore di Sanità ha rivelato che il 19% dei bambini soffriva di sovrappeso, mentre il 9,8% era affetto da obesità, compresi casi di obesità grave (2,6%). L'indagine nazionale "OKkio alla SALUTE" ha coinvolto più di 50.000 bambini e le loro famiglie, offrendo uno sguardo dettagliato sulla variazione geografica e temporale del peso, delle abitudini alimentari, dei livelli di attività fisica e della sedentarietà nei bambini di 8-9 anni in Italia.
In Italia, secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) relativi al biennio 2022-2023, 4 adulti su 10 presentano eccesso di peso: 3 sono in sovrappeso e 1 è obeso. Questa condizione è più diffusa nelle Regioni del Sud, ma nel corso degli anni si è registrata una leggera riduzione del divario tra Nord e Sud del Paese rispetto a un decennio fa. Questi dati sono stati resi noti in occasione della Giornata Mondiale dell'Obesità che si celebra domani.
Molte persone che sono in sovrappeso, avverte l'Iss, "se non intervengono con cambiamenti nello stile di vita, possono progredire verso l'obesità che si associa a un aumento del rischio di sviluppare malattie croniche - come patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2, alcuni tipi di cancro, problemi articolari - che riducono la durata della vita e ne peggiorano la qualità".
L'eccesso di peso si manifesta in misura maggiore tra gli uomini rispetto alle donne (52% vs 34%), tra coloro con difficoltà economiche (52% vs 39%) e tra coloro con un basso livello di istruzione (63% vs 32%). L'eccesso di peso tende ad aumentare con l'avanzare dell'età, ma diventa meno comune superati i 75 anni. Mentre il 27% dei giovani tra i 18 e i 34 anni è in sovrappeso, questa percentuale aumenta progressivamente fino al 53% dopo i 50 anni e raggiunge il 58% tra i 65 e i 74 anni, per poi diminuire gradualmente dopo i 75 anni fino al 46% tra gli over 85enni. Le Regioni meridionali del Paese sono svantaggiate dal punto di vista del peso. Alcune di esse, come Molise, Campania, Basilicata e Puglia, hanno una percentuale molto alta di persone in sovrappeso, che sfiora il 50% della popolazione residente. Tuttavia, se storicamente il sovrappeso è stato più diffuso nel Sud, oggi il divario tra Nord e Sud si è leggermente ridotto rispetto a 15 anni fa, a causa di un aumento costante ma modesto dell'obesità nelle regioni settentrionali, mentre la situazione nel resto del Paese è rimasta sostanzialmente stabile. Secondo i dati Passi, c'è una scarsa attenzione da parte degli operatori sanitari riguardo al problema dell'eccesso di peso. Meno della metà delle persone in sovrappeso intervistate ha dichiarato di aver ricevuto consigli da parte del medico per perdere peso. Inoltre, l'attenzione è focalizzata principalmente sulle persone obese, mentre quelle in sovrappeso ricevono meno supporto. I medici svolgono un ruolo cruciale nella lotta al sovrappeso e all'obesità, poiché quando il consiglio di seguire una dieta proviene da un professionista sanitario, chi lo riceve è più incline a seguirlo. Infatti, la percentuale di persone in sovrappeso che segue una dieta è significativamente più alta tra coloro che hanno ricevuto consigli medici rispetto a chi non li ha ricevuti (46% vs 17%). Secondo i dati Passi, l'attenzione dei sanitari verso questo problema è più limitata proprio nelle aree dove è più necessaria, come le Regioni meridionali. Inoltre, i consigli medici riguardanti l'attività fisica sono ancora più rari per le persone in sovrappeso.